ROMA-BRESCIA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…
La Roma torna a gioire dopo lo stop di Parma, con una prova dai due volti.
Primo tempo – come già accaduto tra le altre contro Bologna e Lecce – tendente al soporifero; ripresa aperta – anche qui come spesso accaduto – dalla rete che spacca la partita.
Ci pensa con un po’ di fortuna Smalling, goleador e assistman per Mancini (splendida marcatura) e Džeko. L’inglese, da acquistare prima di subito, bullizza con il compagno di reparto i malcapitati Donnarumma e Torregrossa.
Il livello dell’avversario, con tutto il rispetto, non va dimenticato: per questo se si gioisce giustamente per la ripresa, restano preoccupazioni per un’altra prima frazione rivedibile.
Riecco Pellegrini, volitivo sin dai primi minuti, impreciso sui calci piazzati che migliora col passare del tempo. Si rivede il capitano Alessandro Florenzi: terzino, ligio nel ruolo, con spunti e inserimenti interessanti.
Zaniolo segna ma l’azione è viziata, diverso tempo prima, da un controllo di Pellegrini oltre la linea laterale: VAR sempre puntualissimo quando analizza episodi a favore della Roma…
Segna anche Džeko, rete seconda solo a quello di Mancini per bellezza: millimetri di fuorigioco per una ripresa che meritava un parziale ancor più ampio a favore dei giallorossi.
Il giallo a Zaniolo, che gli farà saltare la trasferta di Verona ma non quella di S. Siro: se è stato voluto, di certo non ne era a conoscenza Fonseca né i compagni, viste le reazioni. Meglio evitare eventuali atteggiamenti del genere, soprattutto perché gli arbitri tendono a ricordare tutto a lungo…
È da poco finita Lecce-Cagliari: Roma e sardi a pari punti al quarto posto. Si vola a Istanbul per la gara più importante di questa prima parte di stagione: in Turchia non basterà la Roma che gioca solo il secondo tempo.
(Rubrica di Diego ANGELINO)