PASTORE “Questo mese il mio migliore a Roma. Dobbiamo continuare su questa strada”
Il centrocampista giallorosso Javier Pastore ha risposto questa mattina alle domande dei tifosi giallorossi in diretta sulla piattaforma RomaTV+. Ecco le sue risposte:
In che percentuale di forma ti senti in questo momento?
“Mi sento molto bene, direi un 80%-90%. Aver giocato sei partite consecutive, una ogni tre giorni mi rende felice. Bisogna allenarsi bene per arrivare pronti alle partite”.
Cosa ti ha aiutato in questa stagione?
“È stato importante il cambio in panchina, il rapporto con Fonseca mi ha aiutato, mi ha portato a stare come sto ora. Un giocatore non gioca solo con il fisico, ma anche con la testa. Mi trovo bene ora, provo piacere a giocare ed allenarmi”.
A che età hai iniziato a giocare?
“A 4 anni avevo sempre una palla tra i piedi, a casa, all’asilo, ovunque. Mi raccontato che mi piaceva fare solo quello. Dopo scuola, a nove anni, il pomeriggio andavo tutti i giorni ad allenarmi. Sognavo fin da piccolo di giocare da grande, arrivare in prima squadra. Ero malato di calcio, giocavo al campo di allenamento e sotto casa, sempre”.
Eri il più forte?
“Per fortuna nel mio quartiere tutti giocavano bene, giocavamo con gli altri e vincevamo sempre”.
Una squadra inglese di quinta categoria ti chiede se sei interessato a giocare sabato, visto che c’è la sosta di campionato.
“Li ringrazio, ma è un po’ lontano, meglio che resti qui ad allenarmi”.
Da Parigi a Roma hai avuto la paura nel cambiare città?
“Avevo paura di lasciare quella città e non trovare un posto in cui trovarmi bene come a Parigi, ma dopo due mesi qui mi sono reso conto che si vive molto bene”.
Quando segni?
“Devono parlare con i portieri (ride, ndr). Ultimamente ho creato molte occasioni, tirando in porta, però non sono entrati. L’importante è che vinciamo le partite, quando arriverà il primo gol, mi sbloccherò e arriveranno gli altri”.
Se ripenso alle parate dei portieri?
“Sì, non vivo per il gol, ma mi manca perché sto giocando bene e con i gol sale l’autostima e riesci a giocare meglio”.
Il tuo gol preferito?
“Quello che ho fatto in Paris Saint-Germain-Chelsea, ho fatto una bella azione, saltando diversi avversari e segnando”.
La soddisfazione di un assist è uguale a quella di un gol?
“Sì, per me è come fare un gol. Se la squadra vince per un mio assist sono contento”.
Più bello il tacco con l’Atalanta o contro il Frosinone?
“Il primo contro il Frosinone”.
Il tuo calciatore argentino preferito che ha giocato alla Roma?
“Batistuta, lo seguivo sempre da piccolo, è stato un simbolo per la mia generazione”.
Sai giocare a golf?
“No. Sono andato qualche volta con i miei fratelli, ma ci ho messo 30 tiri per arrivare alla buca (ride, ndr)”.
Alcuni tifosi sono ancora insoddisfatti…
“È giusto, posso dare di più ed è normale che i tifosi vogliano sempre di più. È uno stimolo per noi per migliorare, se non avessimo questi stimoli saremmo una squadra piatta. Vogliamo arrivare in alto. I tifosi ci hanno trattato bene a Parma dopo la sconfitta, sono gesti che ci danno tanta forza”.
La rabona contro il Napoli?
“Ero stanco, avevo la palla sul sinistro, il difensore arrivava da quel lato e facendo la rabona ho pensato che lui non sarebbe arrivato a prenderlo. L’ho fatto in tante partite, alcune volte mi riesce bene. Non era solo per bellezza, era per liberare il compagno”.
Che ne pensi di Zaniolo e Pau Lopez?
“Zaniolo è molto forte, si vede negli allenamenti. L’anno scorso sembrava un ragazzo della Primavera, ma fisicamente si allenava come uno della Prima Squadra. Ha cominciato a fare gol, è semplice e gentile, può arrivare lontano se continua a lavorare così. Non deve sentire le cose da fuori, può diventare un fenomeno”.
Si può non ascoltare quello che arriva dall’esterno?
“Sì. Nella mia carriera ho sempre saputo di avere qualità, non guardo cosa dicono gli altri, non mi interessa. È bello incontrare i tifosi e vedere che vogliono la foto con noi e tutto, ma poi basta perché abbiamo molto da fare”.
Hai una playlist preferita da ascoltare in macchina?
“No, non ascolto un genere fisso, ascolto tutti i generi. In macchina, spesso sento la radio”.
Primo gol contro la Juventus?
“Spero anche prima”.
Qual è il tuo miglior momento alla Roma?
“Questo mese. Ho giocato molte partite, ho fatto bene e la squadra ha fatto risultati positivi. Dobbiamo continuare su questa strada”.