Fonseca sfida l’emergenza
(IL TEMPO, Austini) Emergenza è dire poco. Veretout l’unico superstite a centrocampo, un terzino (Santon) e un trequartista tutta tecnica e poco atletismo (Pastore) devono inventarsi mediani, Dzeko è ammaccato ma costretto a giocare. La Roma si ritrova a pezzi quando è appena iniziato il terzo ciclo di sette partite in venti giorni e da qui alla prossima sosta rischia di recuperare solo Under e Mkhitaryan. Tocca quindi a Fonseca mettersi a lavorare d’ingegno, cercando da una parte delle soluzioni-tampone nello scacchiere tattico e dall’altra di evitare che il gruppo si scoraggi, impaurisca e perda gli stimoli positivi di inizio stagione.
Il tecnico non ha abbandonato il 4-2-3-1 a Genova anche quando si è ritrovato col solo Veretout disponibile in mediana, nei giorni precedenti alla partita con la Samp aveva provato in quel ruolo Santon e Pastore ed è toccato proprio al Flaco sostituire Cristante. Una prestazione incoraggiante quella dell’argentino, ma restano i dubbi sulla sua tenuta e non è detto che Fonseca possa fargli giocare domani la seconda partita in quattro giorni col Borussia Mönchengladbach in Europa League. E allora, qualora fosse confermato il modulo di base, aumentano le quotazioni di Santon nell’inedito ruolo di centrocampista centrale.
Dalla Primavera potrebbe salire il romano Riccardi, cercato dalla Juventus la scorsa estate ma nel frattempo sparito dai radar: non è cresciuto quanto ci si aspettasse e la Roma lo ha in sostanza bocciato. Ecco perché stava trattando la sua cessione in uno scambio che avrebbe garantito una ricca plusvalenza per il bilancio. Riccardi non si è mai allenato con i grandi da inizio stagione, in generale Fonseca sta chiamando i giovani solo per fare numero e non chiede ad Alberto De Rossi i migliori, ma vista l’emergenza adesso la strategia potrebbe cambiare.
Intanto l’allenatore ha provato anche la difesa a tre già sperimentata contro l’Atalanta, un’idea che ha un senso vista l’abbondanza di centrali: tutti e cinque quelli in rosa sono disponibili (ma Cetin non è in lista Uefa), col Borussia potrebbe toccare a Smalling, Fazio e Mancini insieme e, a quel punto, il lusso di Pastore a centrocampo sarebbe meno rischioso. Florenzi ha perso quattro chili a causa di una pesante influenza, ma ha dato la sua disponibilità per giocare dove servirà. Potrebbe farlo ancora in attacco, dove gli unici esterni di ruolo disponibili per domani sono Kluivert, poi squalificato col Milan, e Perotti appena rientrato da un lungo stop. Under punta la panchina domenica, a Mkhitaryan potrebbe servire qualche giorno in più. Per Diawara se ne parla tra il ritorno con i tedeschi e il Parma, Pellegrini dovrebbe rientrare dopo la sosta, Kalinic a fine 2019 o inizio 2020. Petrachi dà uno sguardo anche agli svincolati, una lista tutt’altro che esaltante: da Montolivo a Behrami, da Crisetig a Rodwell, il mercato non offre molto. E per adesso si rimane così.