EDITORIALE

EDITORIALE. Vincere aiuta a vincere…

L’ultima partita dei giallorossi può essere letta ed interpretata in tanti modi e tante maniere. Levando tutte quelle ‘poco obbiettive’ o viziate da preconcetti, una credo che sia oggettivamente la più importante: un match del genere, negli anni passati, lo avresti pareggiato e con la regola dei 3 punti, sarebbe stato un mezzo suicidio. Senza andare troppo lontano, probabilmente anche nella passata stagione con Di Francesco in panchina sarebbe successo (vedi ad esempio Cagliari)…

Forse una Roma non spettacolare, molto solida, da lasciare poco o nulla all’avversario, con un primo tempo amministrato per poi andare ad ‘azzananre’ l’avversario nel secondo. Le statistiche, numeri inesorabili ma che non mentono mai, dicono tante occasioni per i giallorossi, possesso di palla, rigore sbagliato, etc. Sofferta si, ma non si puo dire che non fosse meritata la vittoria.

Tra le tante note positive, vogliamo segnala il gruppo: in un momento di difficoltà, la squadra si è unita, chi poteva correre andava anche per gli altri, questo è lo spirito Roma che ci piace vedere. Bene Fonseca nella gestione della partita e anche del turnover, beni i nuovi innesti (Diawara) cosi come i ritorni in campo (Kluivert). Rimarrebbe da parlare di un giovane promettente che arriva dall’est europa, un certo Edin Dzeko: credo che ogni commento sia superfluo nel momento in cui si vedono i suoi impressionati numeri.

Note negative? Ormai sembra superfluo parlare degli arbitri: ieri Pairetto, oggi Abisso, domani si vedrà… Dobbiamo essere più forti di tutto questo sistema e tirare dritti per la nostra strada. Nel DNA giallorosso tutto questo c’è e ormai siamo immuni, tiriamo dritto e non ci curiamo di loro. Forse invece merita una menzione l’argomento infortunati: a Trigoria è cambiato praticamente tutto ma l’andazzo sembra lo stesso dello scorso anno. Coincidenza o semplicemente sfortuna?

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