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Roma: Pallotta riceve i consiglieri

(IL MESSAGGERO, Lengua) Tempo di scelte. Non tanto per le cessioni che proseguono a ritmo serrato: Marcano è ad un passo dal ritorno al Porto, Bianda si accaserà in prestito in Francia (più Nantes che Lille), si attende l’ok di Verde all’Aek mentre nelle ultime ore va registrato anche un tentativo di disgelo con l’Inter per Dzeko (offerta cash salita da 10 a 12 milioni). Sono le entrate che tengono banco a Trigoria.

Se il mercato chiude il 2 settembre, è altrettanto vero che la stagione ha preso il via ieri con la prima seduta di allenamento. E a Fonseca mancano due centrali difensivi, due centrocampisti, un attaccante esterno e il centravanti (a parte Higuain, c’è Mariano Diaz, oggi i suoi agenti saranno a Roma e vedranno Petrachi). Sei acquisti da non sbagliare, a costo di rifletterci qualche giorno in più. È questo l’input uscito ieri pomeriggio dall’incontro che ha visto riuniti i vertici del club a Siena. Presenti, oltre al Ceo Fienga, al tecnico portoghese e al ds Petrachi, anche il presidente Pallotta – in Italia con la famiglia per un periodo di vacanza – e il consigliere Baldini.

OK CONDIZIONATO – Diverse le tematiche di mercato affrontate. Dall’obiettivo Higuain al difensore Mancini, accompagnato quest’ultimo (a livello mediatico) da una corsa contro il tempo alquanto sospetta. Domani prende il via il ritiro dell’Atalanta e nonostante il calciatore possa usufruire di un periodo di vacanza più lungo (avendo giocato l’Europeo con l’Under 21), a Bergamo vorrebbero risolvere la questione entro 48 ore. Così ieri si sono rincorse voci di un’imminente chiusura della trattativa: prestito con obbligo di riscatto fissato intorno ai 25 milioni. Indiscrezioni che però non hanno trovato conferma a Trigoria.

Non che la trattativa non sia aperta. Il profilo del difensore è certamente tra quelli al vaglio di Petrachi che tuttavia, sin dal primo momento, non è apparso mai convinto del rapporto qualità-prezzo. E in più ci sono riflessioni in atto sulla predisposizione del difensore alla difesa a 4 (ci ha giocato soltanto in nazionale) più i margini di miglioramento che per alcuni osservatori sono abbastanza esigui. Il discorso è semplice: a 25 milioni la Roma deve acquistare un titolare.

Altrimenti il prezzo deve diminuire e la formula deve rivelarsi alquanto vantaggiosa. Quella proposta da Trigoria – primo anno in prestito e poi obbligo di riscatto – ha trovato un’apertura sul versante atalantino. Ma Petrachi non si accontenta: vuole pagarlo meno, in più annualità e provare ad estendere il prestito a due stagioni. Diverso il discorso per Lyanco per il quale però il Torino fa muro. Una crepa potrebbe aprirsi soltanto in caso di mancata qualificazione dei granata all’Europa League.

GIOCO AL RIBASSO – Più chiari gli obiettivi in mediana. Il ds salentino in questi giorni non ha mai mollato Veretout, ancor di più ora che l’Inter ha in mano Barella ed è prossima ad annunciarlo. Ma anche nella trattativa con la Fiorentina viene ritenuta eccessiva la valutazione di 25 milioni fatta dal club viola per il centrocampista. E qui si torna al punto di partenza, ossia da quando i viola hanno accettato come parziale contropartita Defrel. Un calciatore che ha segnato 11 reti in serie A, disputando una buona stagione con la Sampdoria, per la Roma non può essere valutato soltanto 15 milioni.

Il Milan, abbandonata l’ipotesi d’inserire Biglia, è intanto pronto al rilancio. Situazione che non andrà per le lunghe: a breve si decide. Intanto ieri l’agente di Seri (Fulham) ha rivelato ai microfoni di Teleradiostereo come «io e il mio partner italiano abbiamo parlato con la Roma un paio di settimane fa. Staremo a vedere come si evolverà la situazione». Tempistica temporale da non sottovalutare. Petrachi nel frattempo ha ingaggiato Diawara che ricopre lo stesso ruolo dell’ivoriano. Di sicuro il calciatore è molto apprezzato da Fonseca che lo ha avuto quando ha allenato il Paços Ferreira nella stagione 2014-15.

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