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A Roma è scalo aperto

(IL TEMPO, Austini) Lo scalo della Roma riapre i battenti. Abituato da anni ad arrivi e partenze continue, l’era Petrachi appena iniziata non fa eccezione. L’ultimo avvicendamento riguarda un attaccante che saluta e un portiere in arrivo: ieri El Shaarawyè volato verso Shanghai dove oggi firmerà il suo contratto d’oro con i cinesi dello Shenhua (40 milioni netti in 3 anni e una ricchissima commissione al fratello-agente), stamattina alle 11.30 sbarca con un aereo da Barcellona il nuovo numero 1 giallorosso Pau Lopez.

Dalla cessione del Faraone la Roma ottiene “solo” 16 milioni di euro (senza bonus) visto che il suo contratto scade tra un anno e la trattativa per il rinnovo e rimasta in alto mare. “Ringrazierò sempre i tifosi della Roma– ha detto El Shaarawy prima di partire da Fiumicino – e tutte le persone che hanno lavorato a Trigoria“. Va in Cina per denaro, tanto denaro, e lascia a 27 anni il calcio che conta, sapendo inoltre di non rientrare tra i preferiti del ct azzurro Mancini “che non ho sentito”. Selfie scattato con una giovane tifosa che poi scoppia a piangere per l’emozione, quindi Stephan vola verso Shanghai insieme al fratello e a 4 amici.

Quanto a Pau Lopez, Petrachi alla fine ha accettato una valutazione del portiere spagnolo superiore ai 30 milioni per convincere il Betis a lasciarlo partire dopo averlo portato in ritiro: la Roma paga il cartellino 22 milioni, ai quali vanno aggiunti 1.8 milioni di rate mancanti per il pagamento di Sanabria e la rinuncia all’incasso del 50% della vendita dell’attaccante, stimata in 7.5 milioni. Lopez ha partecipato allo “sforzo” abbassandosi lo stipendio di quasi 2 milioni complessivi spalmati sul contratto quinquennale che firmerà con i giallorossi dopo le visite mediche fissate oggi. Parlano bene di lui Luis Enrique e Pochettino, che lo ha portato giovanissimo al Tottenham, ma soprattutto è stato Fonseca a indicare il suo nome, stregato dal carattere dello spagnolo e dalla capacità di avviare l’azione con i piedi.

Chiusi i primi tre acquisti (Spinazzola e Diawara i precedenti), adesso mancano almeno cinque innesti oltre una miriade di cessioni da fare. La Roma vorrebbe prendere due difensori centrali, uno più esperto e un giovane, un centrocampista, un esterno d’attacco per sostituire El Shaarawy e il centravanti erede di Dzeko. Tra gli obiettivi ci sono Alderweireld, Nkoulou, Mancini per la difesa, Barella e Veretout a centrocampo, Higuain come numero 9 mentre nella lista delle ali compaiono, fra gli altri, De PaulBrahimi e Taison.

Alderweireld e Barella potrebbero finire presto fuori dai radar: il primo guadagna troppo (4.5 milioni netti al Tottenham e ne vuole di più) e a 30 anni non rappresenta di certo un investimento in prospettiva, il centrocampista del Cagliari invece si è promesso all’Inter. Come Dzeko con cui Petrachi intende parlare a brutto muso. I club si incontreranno oggi in Lega a Milano (per i giallorossi il vicepresidente Baldissoni), ma non è lì che si chiudono le trattative.

Petrachi da giorni punta forte su Nkoulou che ha portato lui al Torino, Cairo chiede 30 milioni, la Roma offre 10 più Perotti (andrebbe convinto), si tratta. Idem con l’Atalanta per ManciniVeretout ha una lieve preferenza per il Milan, ma se salta l’accordo con la Fiorentina la Roma e pronta a inserirsi, intanto studia alternative: si cerca un mediano muscolare. De Paul piace ma l’Udinese chiede 35 milioni, Brahimi è svincolato e comunque costoso (maxi commissione e stipendio), Taison è valutato 30 milioni dallo Shakhtar. Troppi per un 31enne. Quanto a Higuain, bisogna prima attendere che si accordi con la Juve per spalmare l’ingaggio. Fonseca lo aspetta a braccia aperte.

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