BONINI (La Repubblica): “Quello che ho scritto è accaduto”
Il giornalista Carlo Bonini, giornalista de La Repubblica e co-autore insieme a Mensurati del pezzo che sui problemi dello spogliatoglio giallorosso, è intervenuto questa mattina a Tele Radio Stereo. Queste le sue parole:
“Immaginavo perfettamente quale sarebbe stato l’effetto che questa storia. Posso assicurarvi che se normalmente metto attenzione nel verificare ogni virgola, stavolta l’attenzione se possibile è stata tripla, perchè scrivevo di una cosa che amo. Io non amo fare processi alle intenzioni, e anche stavolta non ne ho fatti.”
“Mi piacerebbe che almeno su una cosa fossimo d’accordo: quello che è scritto sul giornale è qualcosa che è accaduto. Poi tutte le considerazioni vanno bene. La verità è sempre rivoluzionaria, perchè consente di misurarsi con i fatti. Mi auguro che in una città abituata a confrontarsi con confidenze, questo mattoncino di verità aiuti questa tifoseria straordinaria a riflettere su quello che è successo quest’anno, e sulle difficoltà che ci sono nel fare calcio in questa città, il famoso ambiente romano.”
“C’erano delle cose successe quest’anno che non mi tornavano. Mi ha colpito molto la storia della rissa di Dzeko con El Shaarawy, così come il fatto che Edin fosse già d’accordo con l’Inter…il malumore di Kolarov e Manolas…ora capisco meglio certe cose. Ora non so cosa farà la Roma, ma io sono tranquillissimo e sono pronto a rispondere a qualsiasi replica con i fatti. Non ho paura che mi dica che la mail non esiste”.
“La frase pronunciata di De Rossi non è nella email. E’ una cosa che ci è stata riferita da più di una persona a cui De Rossi fece quello sfogo. Fonti diverse, sganciate l’una dall’altra, che riportano lo stesso contenuto. In quel momento De Rossi era molto arrabbiato dell’acquisto di Nzonzi e non fece mistero della sua insoddisfazione, e chiese istintivamente la rescissione del contratto“.