Antonio Conte svela il suo futuro: “Al 60% allenerò in Italia”
(LA REPUBBLICA) Si avvicina il ritorno in Italia di Antonio Conte. Accostato a quasi tutti i club di Serie A (soprattutto alla Roma e all’Inter), l’ex ct azzurro si è confessato a “Le Iene” dando più di un indizio: “Il prossimo anno allenerò in Italia? Ci sono buone probabilità, come anche che allenerò all’estero. Ma c’è anche la probabilità di restare fermo. La priorità è andare in una società che mi permetta di lottare per vincere. In percentuale 60% di probabilità che resto in Italia, 30% che vado all’estero e 10% che rimango ad aspettare”.
Conte: “Non ho sentito nessuno”
Conte ha negato di aver avuto contatti con le società italiane ma curiosamente dimentica la Roma che è quella alla quale è stato accostato con più forza: “Non posso dire sì per nessuna squadra perché non c’è niente. Non ho incontrato o sentito Maldini e la dirigenza del Milan in generale, nemmeno Andrea Agnelli, il presidente del PSG Al-Khelaïfi (“In passato sì, ma non adesso”) e Marotta”. Eppure non è un mistero che la Roma lo abbia messo in cima alla lista con il presidente Pallotta disponibile ad un grosso investimento economico per portarlo nella Capitale. Anche l’Inter, in caso di addio di Spalletti, sarebbe pronta a puntare su di lui ricostituendo la coppia vincente con Marotta. Vigile anche il Milan, dove la permanenza di Gattuso è da escludere senza il raggiungimento della Champions. E attenzione al clamoroso ritorno alla Juventus: Allegri ha dichiarato più volte di restare, ma sarà decisivo il colloquio con Andrea Agnelli.
Conte: “Baggio o Del Piero? Roby”
A Conte è stato poi chiesto un confronto tra Baggio e Del Piero: “Baggio era più fantasioso e meno goleador, Del Piero più attaccante. Quindi Roberto”. Capitolo Mourinho: tra i due furono scintille in Inghilterra: “E’ un disoccupato come me. Mai avuto voglia di tirargli uno schiaffo? No. E di mandarlo a fan…? Magari l’ho fatto”.