ACCADDE OGGI… 13 maggio. Giallorossi onorano il campionato vincendo contro il Verona…
Secondo posto in campionato, finalista in Coppa dei Campioni. Gli avessero proposto qualcosa del genere dieci mesi fa, tra i campi e i boschi di Riscone di Brunico, Nils Liedholm avrebbe accettato senza pensarci su troppo. Per quanto ottimista, il tecnico giudicava quel traguardo, che oggi è realtà, una sorta di sogno da riporre nel cassetto, ma ari in silenzio e il più in fretta possibile… É vero che nel mondo dello sport, e del calcio in particolare, il motto decoubertiano circa «l’importanza del partecipare›› fa soltanto sorridere, ed è pur vero che la Roma di questi tempi non ha ancora vinto niente, ma i suoi attuali piazzamenti valgono quanto una conquista concreta.
La «rabbia» della Juventus per la doppia delusione di un anno fa, le «ambizioni» più o meno riposte di Inter, Udinese, Sampdoria, Fiorentina e Torino rappresentavano un ostacolo che a giudizio di molti poteva rivelarsi insormontabile per una squadra che aveva appena consumato il più difficile dei successi, con uno scudetto riconquistato dopo oltre quarant’anni. Nonostante le insidie, il rendimento dei giallorossi è stato pari a quello dell’annata-scudetto, a dispetto del grave infortunio occorso ad Ancelotti a torneo appena iniziato, e a quello subìto da Falcao nella fase più delicata della stagione stessa.
Il secondo posto in campionato ha ribadito il salto di qualità operato dalla società e dalla squadra, capaci entrambe di non dissolversi com’era accaduto in passato ad altre «meteore» (Cagliari, Lazio, Fiorentina, Perugia, ecc.). La Roma no. Ricordiamo la vigilia di Pasqua, il gol numero «cento» di Roberto Pruzzo che coincideva con l’uno-due di Mauro e Zico a Torino contro la Juventus. Un campionato morto che «resuscitava» all’improwiso, nonostante lo 0-0 dello scontro diretto all’Olimpico, la settimana precedente. I «miracoli» di Vignola rimisero le cose al loro posto, ma non cancellarono le certezze di quanti, respirando ogni giorno l’aria del clan romanista, giudicavano primario l’interesse rivolto alla Coppa dei Campioni, al famoso sogno nel cassetto.
(LA ROMA n°12 – 05/1985)
STAGIONE 1983/1984 – XXX Giornata
Roma, Stadio Olimpico – 13 maggio 1984
ROMA – HELLAS VERONA 3-2
Reti: 1′ Storgato, 28′ Cerezo, 41′ Iorio, 46′ Di Bartolomei (R), 50′ Crezo
ROMA: Tancredi, Nappi, Righetti, Nela, Falcao, Oddi (1’st Bonetti), Conti (20’st Giannini), Cerezo, Pruzzo, Di Bartolomei, Graziani.
In Panchina: Malgioglio, Impallomeni, Baldieri.
Allenatore: Liedholm.
VERONA: Garella, Ferroni, Marangon, Volpati, Fontolan, Tricella, Bruni, Storgato, Iorio, Di Gennaro, Galderisi.
In Panchina: Spuri, Zmuda, Guidett, Guidolin, Jordan.
Allenatore: Bagnoli.
Arbitro: Redini Di Pisa.