La Roma italiana a caccia dell’Europa
(IL TEMPO, Austini) Negli ultimi due giorni l’hanno guardata in tv, fino a un mese fa si sentivano protagonisti, un anno e un giorno or sono avevano stupito il mondo, adesso non possono che sperare di rigiocarla. Ai giocatori della Roma manca da morire la Champions, si sono abituati a giocarla per cinque stagioni di fila come mai accaduto nella storia del club e a Genova si sono regalati un’insperata chance per tornare a riascoltare la musichetta da settembre. I giallorossi sono di nuovo in corsa e puntano su quell’anima ritrovata a Marassi.
La vittoria con la Samp firmata De Rossi è intrisa di romanità, romanismo e un po’ di patriottismo. Cinque gli italiani in campo dall’inizio nell’ultima sfida di campionato che potrebbero salire a sette sabato prossimo contro l’Udinese. Oltre al capitano, Mirante, Florenzi, Cristante, Pellegrini, Zaniolo ed El Shaarawy, tutti e sette mandati in campo da Di Francesco (ieri sugli spalti ad Amsterdam a vedere Ajax-Juve) nell’andata contro il Porto agli ottavi di Champions e adesso nei pensieri di Ranieri.
Il progetto di una Roma italiana è reale e potrebbe proseguire anche il prossimo anno con gli innesti dell’atalantino Mancini e del bresciano Tonali, obiettivi di mercato, senza dimenticare il portiere del Cagliari Cragno finito recentemente nel mirino del club. Ma per costruire un domani ad alti livelli bisogna tornare grandi oggi, e allora la giornata di sabato diventa uno snodo fondamentale: nel giro di quattro ore Roma-Udinese e Milan-Lazio possono incidere parecchio nella corsa Champions.
Per schierare i sette italiani dall’inizio Ranieri ha bisogno di una risposta innanzitutto da Florenzi: il terzino sta meglio ma anche ieri ha svolto solo una parte del lavoro in campo e non insieme ai compagni. Oggi e domani proverà a spingere, gradualmente e senza correre troppi rischi, per testare le condizioni del polpaccio. Il borsino a ieri sera lo dava convocato ma più in panchina che in campo, il tecnico spera in un accelerazione del recupero in 48 ore per tamponare l’emergenza assoluta degli esterni difensivi. Con Karsdorp e Santon ai box per almeno altre tre partite e Kolarov squalificato, al momento non c’è un terzino disponibile e contro l’Udinese si potrebbero vedere tutti e quattro i centrali in campo: Juan a destra (se recupera Florenzi, va sull’altra fascia), Marcano a sinistra e la coppia Manolas (ieri differenziato programmato)-Fazio al centro.
Il portiere non sembra più in discussione: salvo imprevisti toccherà a Mirante difendere i pali da qui a fine stagione, con Olsen a scaldare una malinconica panchina in attesa di trovare un’altra squadra in estate. Il partner di De Rossi sarà ancora lo stakanovista Cristante, alla decima presenza di fila in campionato. Pellegrini si è ripreso il posto sulla trequarti e non intende lasciarlo, Zaniolo va verso la conferma a destra, mentre El Shaarawy sembra favorito su Schick per completare l’attacco insieme a Dzeko.
L’esperimento del doppio centravanti ha dato risultati contraddittori, Ranieri non si farà scrupoli ad accantonarlo di nuovo dall’inizio, tendendosi l’opzione Schick buona per la seconda parte della gara. Da fuori scalpita anche Under, mentre Perotti continua a lavorare a parte con l’altro caso cronico Pastore. La Roma italiana è quella più in forma e sembra la migliore versione possibile per inseguire l’Europa che conta.