Alla Roma nessuno ha più il posto fisso
(CORRIERE DELLA SERA, Piacentini) . C’è un pezzo di Roma che rischia il posto. In casa giallorossa non si è ancora abbandonata del tutto l’idea di centrare il quarto posto, ma per farlo c’è bisogno di calciatori diversi rispetto a quelli visti a Ferrara, gente pronta a dare tutto per raggiungere l’obiettivo.
Per questo motivo, al netto dei recuperi degli infortunati, nelle dieci partite che mancano alla fine del campionato, tutti devono sentirsi in discussione. Non sta sicuramente attraversando un buon momento Edin Dzeko. Il centravanti bosniaco ha mostrato ancora una volta evidenti segni di nervosismo, nei confronti del pubblico avversario ma anche e dei compagni di squadra: era successo lo stesso a Frosinone, dove però il bosniaco aveva regalato tre punti pesanti a una brutta Roma con una doppietta.
Un Dzeko nervoso ma prolifico può avere un senso, altrimenti rischia di diventare un elemento di disturbo in una squadra che invece ha bisogno di ritrovare compattezza: Napoli e Fiorentina, le prossime due gare alla ripresa dopo la sosta, diranno se la Roma può ancora sognare o se bisognerà cominciare a pensare al prossimo anno.
Un altro punto interrogativo può riguardare il portiere: Olsen, che è in nazionale mentre Mirante sta lavorando a Trigoria, dopo le prime due uscite non è più così sicuro del posto da titolare, né nell’immediato né per la prossima stagione. Per il resto, Ranieri spera di poter contare su almeno tre calciatori che finora non ha potuto utilizzare: Manolas, Kolarov e Cengiz Under. Nei prossimi giorni seguiranno un programma di lavoro personalizzato per essere a disposizione contro il Napoli.
Cattive notizie dal ritiro della Nazionale per Florenzi, che ha accusato in allenamento a Coverciano un risentimento muscolare al polpaccio sinistro ed è in dubbio per la gara con la Finlandia. Solo un attacco influenzale, invece, per Lorenzo Pellegrini.