ROMA-GENOA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…
di Diego ANGELINO – “Io ne ho visto cose che voi umani non potreste immaginarvi” è la celeberrima frase che tutti ricordano del film Blade Runner.
Perfettamente adattabile alla gara disputata ieri tra Roma e Genoa, che in alcuni momenti ha ricordato Roma-Cagliari 2-4, quella che sancì l’esonero di Zeman, e in altri una fantozziana partita tra scapoli e ammogliati.
Di Francesco le prove tutte per ovviare ai problemi di rosa e d’infortuni e fa quasi sorridere che la Roma trovi 3 reti giocando senza centravanti.
Merito della vena di Zaniolo, dell’intensità di Cristante che da qualche settimana sta facendo bene in un ruolo non suo, del brio di un Kluivert anche combattivo.
Per il resto, una volta tanto, gli episodi girano in tuo favore. Pareggi a un soffio dell’intervallo, non vai sotto la terza volta grazie al VAR, viene negato un possibile rigore agli avversari nel finale (pace, vantiamo talmente tanti crediti…).
Sorvoliamo, davvero per carità di patria, sulle prove imbarazzanti di diversi elementi: dovremmo essere dialetticamente spietati.
Alcune domande però sorgono, mentre sappiamo che a febbraio ce la vedremo col Porto negli ottavi di Champions: che succede se va male a Torino? E se va bene?
Ieri bisognava prendere in considerazione il risultato o la prestazione, per capire il futuro di Di Francesco? Restiamo così, tra color che son sospesi, auspicando il meglio per la Roma e, soprattutto, degli acquisti adeguati e utili a chiunque si troverà sulla panchina della Roma dopo Natale.