EDICOLA. Traumi e muscoli fragili: infermeria sempre piena
IL MESSAGGERO (Carina) – Cambiano gli allenatori, gli staff medici, i preparatori atletici, i macchinari per la fisioterapia, in alcuni casi anche i fisioterapisti e le preparazioni estive, vengono rifatti i campi a Trigoria, ammodernate le palestre, costruite le piscine ma ciclicamente il problema legato agli infortuni si ripropone.
Se per quelli di origine traumatica (Florenzi, trauma distrattivo al ginocchio sinistro; Perotti e Schick problemi alla caviglia; Kolarov frattura quinta falange del piede sinistro; De Rossi, infiammazione al ginocchio destro e frattura quinta falange del piede sinistro) non si può far altro che accettarne le conseguenze, diverso il discorso per quelli di natura muscolare.
Anche quest’anno la Roma paga dazio. La lista, a fine ottobre, è già lunga: tre stop per Pastore (due al polpaccio destro e uno al sinistro), due per Schick (inguine e flessore), altrettanti per Perotti (flessore e polpaccio), uno per Karsdorp (retto femorale anche se l’olandese si era fermato spesso anche durante la tournée per sovraccarichi muscolari), uno per Lorenzo Pellegrini(quadricipite), uno per Kluivert (flessore), uno per Manolas (costretto ad uscire alla fine del primo tempo contro il Frosinone) aspettando il responso dei nuovi esami (attesi per oggi) al retto femorale che lo hanno obbligato ad alzare bandiera bianca nel finale della gara al San Paolo.
Senza dimenticare Florenzi (flessore), costretto dopo l’impegno infrasettimanale contro il Cska Mosca in Champions, a non forzare e dunque ad accomodarsi inizialmente in panchina domenica sera. Capitolo a parte merita De Rossi. Il capitano giallorosso a Napoli è stato costretto a chiedere la sostituzione nel finale del primo tempo.
STOP FORZATO – Problemi al solito ginocchio destro (dove c’è la cisti che gli provoca l’infiammazione e dunque il dolore) al quale si è aggiunto un colpo al condilo femorale. Ieri il calciatore è stato visitato dal Professor Mariani a Villa Stuart che gli ha consigliato di prendersi un periodo di riposo. Difficile, se non improbabile, immaginarlo sabato in campo contro la Fiorentina.
Quello di De Rossi è un problema con il quale il centrocampista dovrà convivere durante la stagione. Tradotto: il suo impiego andrà dosato in accordo con tecnico e staff medico. Proprio per questo motivo in estate era stato acquistato Nzonzi che però, dopo la virata tattica sul 4-2-3-1, ora fa coppia con il capitano giallorosso.