EDICOLA. Fatturato record ma i conti sono in rosso
IL TEMPO (Austini) – Fa il record di ricavi ma continua a investire quindi costa sempre di più. Risultato: il bilancio della As Roma al 30 giugno 2018 è in perdita. Stavolta saranno circa 18-20 i milioni di euro di «rosso» (dimezzato rispetto allo scorso anno) che il cda del club ratificherà tra mercoledì e giovedì, in attesa poi di sottoporre i conti agli azionisti convocata per il 26 ottobre.
Intorno a quella data dovrebbe presentarsi a Roma anche il presidente Pallotta il suo programma di viaggio è da confermare – che avrebbe anche l’occasione di assistere il 23 alla sfida interna di Champions col Cska Mosca. La semifinale raggiunta lo scorso anno ha fatto schizzare il fatturato appena sopra i 250 milioni (al netto delle plusvalenze), di cui ben 100 ottenuti grazie ai premi Uefa e ai mega incassi al botteghino per le sfide europee. Ma nonostante nello stesso esercizio siano state registrate le plusvalenze di Emerson (18 milioni) e Nainggolan (32 milioni), il risultato è ancora negativo perché i costi sono lievitati.
Il monte ingaggi inclusi i premi – calciatori più staff – pesa per circa 180-190 milioni, se si aggiungono gli ammortamenti per gli acquisti si sale fino a quasi 240 milioni, il resto serve a far girare un’azienda sempre più strutturata da circa 200 dipendenti, più i servizi e investimenti fatti ad esempio per allargare il centro sportivo. Per il fair play Uefa, però, nessun problema: «depurando» il bilancio dalle spese cosiddette virtuose e dalle tasse, anche stavolta la Roma ha raggiunto il break even che le consente quindi di evitare restrizioni.
La Juve resta lontana (fatturato 402 milioni escluse le plusvalenze), l’Inter è salita a 280 milioni senza aver giocato le coppe l’anno scorso, per lo scatto definitivo resta una sola ricetta: lo stadio di proprietà. Pallotta spera di trovare novità positive al riguardo quando arriverà.