BALDISSONI “Costi alti necessari per rimanere competitivi”
Durante l’assemblea annuale degli azionisti della AS ROMA, il direttore generale Mauro Baldissoni ha risposto alle domande poste dai presenti. Questi alcuni dei passaggi più significativi:
“I costi alti sono necessari per garantire una performance sportiva alta. Se i costi sono alti, i ricavi devono essere altrettanto alti per sostenere i costi. Questo è un progetto sportivo che deve tenere conto di regole imprescindibili economiche. Se i ricavi non riescono a superare i costi, evidentemente bisogna utilizzare scelte di patrimonio dei giocatori. I ricavi conseguenti alla mancata partecipazione della Champions League causerebbe la riduzione dei costi, sempre provando a mantenere la competitività elevata o crescente. Siamo orgogliosi di presentare un bilancio che costituisce un record di fatturato nella storia della società. Un bilancio in perdita però per i costi.
Il costo resta alto per mantenere una competitività alta, non solo per la soddisfazione di mantenere la rosa competitiva ma anche per avere un valore crescente della società. Esportare il brand indica comunque una crescita di valore. Non ci sono utili, ma sicuramente una crescita indiscutibile del valore dell’azienda. L’alternativa di puntare sul vivaio la consideriamo, ma non siamo certamente noi a ricevere questa sollecitazione perché possiamo dire che la Roma investe 15 milioni all’anno sul vivaio. Non conosco le altre società, ma sfido a contare le società che investono questa cifra per il vivaio. Conoscete le regole della Uefa che prevedono la necessità di avere in rosa otto giocatori addestrati in Italia e 4 nel proprio settore giovanile. La Roma anche qui può ricoprire le 4 caselle dei giovani cresciuti nel vivaio. Raccogliamo l’invito ma confermiamo che l’investimento sul vivaio sono di primo livello”.
Sulle tante domande sullo stadio della Roma, Baldissoni precisa: “Qui si parla della Roma, non dello stadio. La situazione è identica a prima dell’indagine, che non è sullo stadio della Roma stadio, ma su persone ed atti che secondo la Procura della Repubblica sospetti di reato. Questo è ciò che è stato detto, anche se leggiamo che si scrive che è un’indagine sullo stadio, ma in maniera impropria.
Le attività vanno avanti con il Comune di Roma riguardo la discussione sull’urbanistica, che si è chiusa positivamente dicembre scorso. I diritti acquisiti su questo progetto sono pieni, non è una speranza di realizzarlo, ormai è un diritto. Siamo abbastanza vicini alla convenzione urbanistica, che verrà presentata all’Assemblea Capitolina insieme alla variante. Rimaniamo ampiamente fiduciosi, anche se c’è stato qualche ritardo, in virtù del fatto che l’indagine penale ha portato a degli arresti. Ci si costituirà parte civile? Non abbiamo titolo per costituirci parte civile per il risarcimento dei danni. Se mai ci sarà un comportamento dannoso che ha portato danni non mancherà la valutazione di conseguenza, cosa che ad oggi noi non riteniamo essere il caso.
I terreni sono attualmente nella disponibilità della società Eurnova e nella verosimile possibilità che Eurnova non potrà sviluppare la sua quota di progetto, che riguarda la parte del business park, immaginiamo che stia pensando di cederlo a progetti terzi, con l’obiettivo di portare avanti il progetto nella massima sicurezza”.
Sull’opportunità di creare una squadra B, Baldissoni assicura: “La riteniamo essenziale per completare il percorso dei giovani prima della prima squadra. Non abbiamo partecipato perché c’era un’incertezza regolamentare fino a poco prima. Nell’incertezza abbiamo ritenuto più opportuno aderire all’iniziativa avendo il tempo di prepararla in maniera adeguata, cosa che non c’è stata possibile nell’anno in corso”.