RASSEGNA STAMPACOPPE EUROPEE

VUCINIC “Dzeko al Bernabeu ha tutto per ripeterla mia notte magica”

GAZZETTA DELLO SPORT (Cecchini) –  Ci sono stati giorni in cui persino il Santiago Bernabeu sembrava diventare uno stadio qualsiasi. Di quelli in cui si può vincere perché ci si sente forti, persino più forti della storia. Ecco, dieci anni fa un ragazzo di nome Mirko Vucinic, a 24 anni, «matò» il Real Madrid di Bernd Schuster come se fosse un toro un po’ imbolsito. Era il 5 marzo 2008 e la Roma di Luciano Spalletti, dopo aver vinto l’andata 2-1, grazie ad un gol sui titoli di coda del montenegrino espugnò anche «la casa blanca».

Che cosa ricorda di quel match di dieci anni fa?
«Mi è rimasta una sensazione bellissima. Fu una partita perfetta giocata in uno stadio che ha fatto la storia. Non potevo chiedere di meglio. Ovviamente, al momento del sorteggio ci davano tutti per sfavoriti, però eravamo forti anche noi. E per me fu una cosa straordinaria fare gol proprio sotto la curva dei nostri tifosi. Spero che la Roma riviva anche stavolta una notte così».
Certo, però, che il momento non è dei migliori.
«E’ ancora presto per fare processi. Anche la Juventus qualche stagione fa partì male e poi vinse lo stesso lo scudetto. Sarebbe sbagliato deprimersi. Anzi, quella contro il Real potrebbe essere la partita perfetta per riscattarsi. Di una cosa sono sicuro: quando la Roma scende in campo nel modo giusto, gioca un bel calcio»
Tanti tifosi pensano che il gruppo si sia indebolito rispetto alla scorsa stagione. Lei che ne pensa?
«Sono partiti giocatori importanti come Alisson, Nainggolan e Strootman, ma ho fiducia negli acquisti di Monchi. Lui è uno che sa fare il suo lavoro. Prendete Olsen: sono certo che è uno che presto potrà fare molto bene».
Ma secondo lei quella Roma del 2008 era più forte di questa?
«Non lo so. Dico solo che avevamo davanti solo soltanto un’Inter fortissima, che di lì a poco vinse tutto. Alla Juventus auguro di vincere la Champions, ma finora non ce l’ha fatta neppure lei».
Vede dei tratti in comune tra Spalletti e Di Francesco?
«In comune hanno il fatto che entrambi tendono a giocare un bel calcio. Per questo mi sembra incredibile che uno come l’allenatore dell’Inter adesso sia criticato. Se si mette in discussione uno di quel livello…»
Chi pensa sia l’anti-Juve in Italia?
«So di andare controcorrente, ma credo ancora che possa esserlo la Roma».
A proposito di passato, che ricordo ha lei di Maria Sensi?
«Bellissimo. Era una persona speciale. Aveva tanta personalità e dei modi gentili».
Lasciamoci con una cosa che i calciatori non vogliono mai fare: un pronostico sulla partita. Come finisce Real Madrid-Roma?
«Vince la Roma: 0-1 con gol di Dzeko».

Gli scommettitori sono avvisati. Il cuore giallorosso batte ancora.

 

 

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