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DI FRANCESCO “Bisogna dare continuità. Vogliamo ridare entusiasmo alla gente!”

Eusebio Di Francesco ha parlato alla stampa alla vigilia del derby di domani pomeriggio. Queste le parole del tecnico giallorosso:

Il 4-2-3-1 è la svolta?
Che sistema sarà non lo so, vantaggi agli altri non ne voglio dare. Può essere sempre un punto di partenza, c’è da migliorare, però ora posso lavorare su due sistemi di gioco. Però molto dipende dall’atteggiamento che si ha in campo, al di là dei numeri.

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Pubblicato da AS Roma su Venerdì 28 settembre 2018

Manolas ha recuperato? 
Manolas è da valutare oggi, ha avuto qualche problemino, fastidi generali. Tra oggi e domattina deciderò.

Per De Rossi potrebbero essere quattro partite consecutive per lui…
Non è un sacrificio per lui giocare 4-5 partite consecutive. Tutti ti direbbero “voglio giocare 4-5 partite di fila”, anche se stanno piegati. E’ un passista, ha continuità di corsa, non è uno scattista come Cengiz. Domani De Rossi sarà il capitano della squadra.

Nella sua testa c’è ancora l’idea di competere per lo scudetto? 
Attualmente non siamo competitivi per lo scudetto, lo dicono i risultati. Ma nel calcio bisogna migliorarsi ogni giorno. Io credo nella crescita della squadra. Parlare di scudetto in questi anni a Roma… se ne sono vinti pochini. Siamo qui per cercare di recuperare, questo recupero passa anche per questa partita delicata.

Quanto è importante il derby per il suo futuro? 
E’ importante per il futuro della Roma. Io rappresento la Roma, non me stesso. Mi tengo stretta questa maglia a cui tengo tantissimo.

El Shaarawy quanto è importante per voi? 
E’ un giocatore in grande crescita, si sta assumendo maggiori responsabilità. A lui è mancata la continuità, mi piace la sua predisposizione nelle due fasi. Ma deve continuare e dimostrarlo partita dopo partita.

Nzonzi e De Rossi sono elementi imprescindibili in questo modulo?
Ci sono altri centrocampisti che possono fare questo ruolo, come Cristante e Pellegrini. Giocando 4231 anche loro saranno alternati in questo ruolo, per forza di cose.

I tifosi hanno risparmiato lei dalla contestazione, si è dato una spiegazione? Vuole dare un messaggio ai tifosi?
La gente ce l’ha con tutti, anche con l’allenatore. Non mi è sembrato che non mi abbiano detto niente. Dalla Curva ho ricevuto tanti attestati di sostegno e di stima e mi fa piacere, ma a me interessa che siano applauditi i ragazzi. I tifosi hanno sempre sostenuto la squadra, questo è il romanismo e domani lo dimostreranno ancora. Sta a noi trascinare questa gente, con le nostre prestazioni e principalmente con il nostro atteggiamento, combattendo su ogni pallone.

Può aiutare Cristante e Pellegrini l’essere meno in luce?
Tante volte è un concetto validissimo. Gli ambienti e i contesti fanno la differenza, alcuni giocatori, come Bryan, devono adattarsi a questo ambiente. Meno pressione si riesce a dare ai ragazzi più loro riescono ad avere un rendimento diverso. Roma è una piazza particolare su questo, bisogna avere qualcosina in più.

Nel quarto gol c’è un inserimento profondo di Kolarov al centro. La coppia Nzonzi-De Rossi è in grado di fare anche questo tipo di giocate? 
Dinamismo ce n’è, magari ci sono meno inserimenti. Io chiedo a loro di accompagnare le giocate. Kolarov l’ha fatto molto bene, a volte in allenamento lo metto in quel ruolo. Può essere un’alternativa in mezzo al campo, sa fare tutti i ruoli, è un giocatore tecnico. Abbiamo fatto altri inserimenti, vedi il gol col Chievo di Cristante, altre volte abbiamo sbagliato gol facili. Pastore ha fatto gol di tacco e un altro l’ha sbagliato inserendosi. Io chiedo anche a De Rossi e Nzonzi di accompagnare l’azione.

Come si concilia l’assetto offensivo della squadra, con Pastore e tre attaccanti, col fatto che la Roma rischia molto in difesa?
Io sto facendo molte valutazioni per questa partita, non è scontato il sistema di gioco. Magari domani ci sarà qualche sorpresa. A volte si difende bene anche attaccando. Quello che determina tutto è il risultato. L’equilibrio è fondamentale, avendo i due giocatori centrali prendiamo ripartenze esterne e non centrali, perdono un tempo in più gli avversari. Sono fondamentali i due mediani per l’equilibrio.

Lazio è quattro punti sopra, cos’ha più di voi in questo momento? 
Hanno fatto sia acquisti di esperienza, già pronto come Badelj, Correa e Acerbi, un giocatore di altissimo rendimento. Ha fatto pochi acquisti di esperienza e ha dato continuità ad una squadra che l’anno scorso aveva fatto bene. Stanno dimostrando di avere grande continuità di risultati, ma io devo guardare molto a noi stessi piuttosto che alla Lazio.

Che cosa è mancato di Edin Dzeko a questo Roma? Che cosa si aspetta da lui?
Ha avuto anche delle occasioni importanti per far gol e magari non ci è riuscito. Deve avere grande partecipazione alla nostra manovra, domani la ritroverà, visto che partirà titolare. Darà il suo contributo come ha sempre fatto nei grandi match. Lui ha le caratteristiche per prendersi la squadra sulle spalle, ma tutto parte da un sacrificarsi per la squadra, pensando un po’ meno al gol e più alla squadra.

Con un Santon così può essere spostato Florenzi come mezzala? 
Florenzi secondo me fa molto meglio l’esterno basso o alto rispetto alla mezzala. Lui è uno bravo sulla linea laterale. In alternativa può fare anche l’esterno alto più che la mezzala. Karsdorp deve migliorare in tanti aspetti, ma si sta allenando con un piglio differente. Santon ha dimostrato di essere affidabile, anche se parliamo di soli 90 minuti e sappiamo quanto i giudizi cambiano in fretta.

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