TORINO-ROMA. “Storia di ieri”, riflessioni del giorno dopo…
di Diego ANGELINO – La partenza in casa dello scorbutico Torino di Mazzarri non era certo delle più agevoli. Una Roma però tignosa, trascinata dal proprio miglior giocatore, ha saputo trovare i cosiddetti “tre punti di platino”.
Vizi, virtù e sfortuna (ripartita la collezione dei legni!) già visti nella scorsa stagione si sono riproposti anche ieri.
Detto della jella (senza dimenticare gli immancabili salvataggi a portiere battuto), tra i vizi inserirei l’eccesso di occasioni – anche potenziali – necessarie per arrivare a fare goal. Tra le virtù, il desiderio di provarci fino all’ultimo secondo, caratteristica che Di Francesco ha saputo trasmettere alla propria squadra già dalla scorsa stagione.
Sui singoli, vista la fase ancora di rodaggio per tutti, meglio evitare giudizi troppo duri per chi non è andato proprio benissimo. Pastore ha bisogno di continuità e, a mio avviso, di tre centrocampisti oltre a lui per potersi esprimere al meglio; Olsen – insieme a qualche buona respinta – ha mostrato perlomeno fortuna quando la situazione si stava facendo critica, con la palla sfuggitagli sul tiro di Baselli.
Fortuna anche che c’è il VAR, che annulla il goal in fuorigioco del Torino che avrebbe indirizzato forse diversamente la gara, con la Roma entrata male in campo nella ripresa.
Le partite si vincono con i colpi dei campioni ma anche con le scelte che si fanno in corso d’opera: il sempre vituperato Di Francesco opera anche stavolta quelle giuste e trova in Kluivert – oltre che nell’ottimo ingresso di Cristante – il carburante per arrivare ai tre punti.
Del giovane olandese non hanno sorpreso qualità e velocità ma essenzialità nelle giocate, rivelatesi utili alla squadra: sfruttare il proprio talento mettendolo subito al servizio della causa è caratteristica – speriamo confermata – ancor più importante di altre, per un giovane.
Su Džeko c’è davvero poco da dire: altro gioiello, altro goal che regala punti importanti, come praticamente tutti quelle realizzati nella Roma di Di Francesco, che lo ha reso fulcro della sua squadra.
Le potenzialità della Roma sono tutte da scoprire e già lunedì prossimo, con la sempre insidiosa Atalanta, ci sarà un nuovo test probante. Un anno fa la sconfitta coi bergamaschi del 6 gennaio, con tutte le polemiche annesse (vedi video di Nainggolan), rappresentò forse il punto più basso della stagione: che tra sette giorni si possa invece parlare di miglioramenti e di altri tre bei punti in cascina.