EDICOLA. Rivoluzione giallorossa, è una squadra di giganti
GAZZETTA DELLO SPORT (Pugliese) – Quasi due centimetri in più di media, che detto così sembra niente, un’inerzia, ma poi vai a mettere due centimetri in più ad ogni giocatore e allora la differenza la vedi eccome. Da 183 a 185 centimetri di media, perché poi la scelta della Roma è stata netta e precisa. Aggiungere qualità all’interno della squadra, ma anche chili e centimetri in giro per il campo. Ben 18 giocatori oltre i 185 centimetri di altezza e cinque addirittura oltre i 190.
La scelta di Monchi e Di Francesco è stata cercata, voluta, chiara. Il concetto è molto semplice: il calcio moderno è un calcio sempre più fisico ed in un calcio così i grandi vanno meglio dei piccoletti. Che poi sono arrivati anche, basti pensare ai due che chiudono la lista della rosa stagionale e cioè il croato Ante Coric (172 cm) e l’olandese Justin Kluivert (171). Che, poi, sono quelli che abbassano la media e anche di molto, altrimenti quei due centimetri sarebbero stati tre (e forse anche quattro). Ma nei ruoli chiave ci vogliono centimetri, anche per sfruttare meglio le palle inattive, uno dei tasti dolenti della Roma della scorsa stagione. Di Francesco, infatti, è un allenatore che lavora tantissimo su angoli e punizioni, ma di gol francamente ne sono arrivati sempre pochi.
Il reparto dove la Roma è cresciuta di più in assoluto è quello dei portieri, dove Monchi ha praticato di fatto una rivoluzione totale: via Alisson (191 cm), Skorupski (187) e Lobont (185) e dentro Olsen (198, il più alto di tutti), Mirante (193) e Fuzato (190).