EDICOLA. È Real Champions ma la Roma sorride
IL MESSAGGERO (Trani) – Bene così, soprattutto dopo il girone dell’inferno di un anno fa. Anche se la Roma, finendo nel gruppo G, trova subito il Real Madrid che, lo scorso 26 maggio a Kiev, ha festeggiato la sua Champions numero 13 (la terza di fila e la quarta nelle ultime 5 edizioni). L’ha incrociato quest’estate nell’ICC, perdendo 2-1 nel New Jersey (gol di Strootman), e in passato anche in questa competizione (9 volte). Con ricordi e prestazioni d’autore, compresa la standing ovation per Totti che, presente a Montercalo, non dimentica il trattamento chic ricevuto al Bernabeu.
Nessuna sfida della prima fase sarà, comunque, inedita per i giallorossi. Che hanno recentemente affrontato pure le altre 2 rivali, schiantandole all’Olimpico. La manita (5-1) contro il Cska Mosca (17/09/2014), con Garcia in panchina, per il risultato più largo di sempre nel torneo. E il poker (4-1), in Europa League, contro il Viktoria Plzen (24/11/2016), con Spalletti allenatore, per la tripletta di Dzeko e il solito gran gol in stile van Basten. «21 anni fa scendevo in campo per la prima volta con la maglia della Roma: emozioni senza tempo, come quelle che ci siamo regalati nella scorsa stagione in Europa. Si ricomincia: nuovi avversari, ma stessa identica voglia di regalare a tutti i romanisti delle notti indimenticabili» il messaggio di Di Francesco su Twitter.
RITORNO AL PASSATO – Totti non sottovaluta i russi e i campioni della Repubblica Ceca: «Sulla carta sembra tutto semplice. L’anno scorso dovevamo arrivare terzi, invece abbiamo battuto chiunque. E’ un girone duro. Sappiamo che il Real farà una corsa a parte, vediamo come sarà senza Ronaldo. Restano, comunque, alieni. Cercheremo in tutti i modi di arrivare secondi. Noi, per fare meglio dell’anno scorso, dobbiamo andare a Madrid per la finale…
Le aspettative quest’anno sono altissime, la squadra è forte, il gruppo unito e Di Francesco ha grandi obiettivi. La Roma è competitiva, durante l’estate si comprano e si vendono giocatori. La società ha fatto queste scelte e penso che sia da rispettare. Ha comprato giocatori di spessore e valore, giovani di prospettiva. Punteremo forte su di loro». Francesco tornerà al Bernabeu: «Fui accolto diversamente da altri giocatori. Con molto rispetto.
C’erano giocatori extraterrestri che si inchinavano e mi chiedevano una foto o la maglietta. Fu un giorno gratificante e che ricorderò per sempre. Florentino Perez ha voluto la mia maglietta con una dedica diversa da quella del solito. Mi ha chiesto lui di scrivere: L’unico giocatore che mi ha detto di no». Alla Kimkhi Arena di Mosca (25/11/2014) l’ultimo suo gol in Champions proprio contro il Cska: «E’ passato un po’ di tempo…».
Anche De Rossi fa attenzione a snobbare gli avversari: «E’ un girone equilibrato, ma alla nostra portata. Il Real è la migliore squadra del mondo, le altre due ci daranno dei problemi. Sarà importante anche la componente freddo. Se io fossi un dirigente di Cska o Viktoria, prenderei come esempio proprio la Roma dell’anno scorso con Atletico Madrid e Chelsea. Oppure il Qarabag, che ha pareggiato due volte nel girone.
Questa competizione non è più come 15-20 anni fa. Siamo consapevoli di essere la seconda forza ma le partite vanno giocate». Da archiviare la scorsa edizione. «Sono passati mesi, cambiati giocatori. E’ un bellissimo ricordo, molti di noi c’erano. Non ripartiamo da lì, ma dalla grande umiltà che ci ha caratterizzato nel girone dell’anno scorso». E’ quello che pensa anche il dg Baldissoni: «Conta poco quanto fatto l’anno scorso. Bisogna ricominciare da capo». «Poteva andare meglio, ma anche peggio», ammette Monchi.