MANOLAS “La mentalità della Roma è quella di entrare in campo per vincere sempre, qualsiasi avversario si incontri”
Il difensore greco Kostas Manolas ha rilasciato alcune battute ai cronisti presenti prima dell’ultimo allenamento a San Diego. Ecco le sue dichiarazioni:
Rispetto all’anno scorso, nota differenze nel lavoro del mister?
Sì, quest’anno sappiamo quali sono le cose che vuole fare. Le cose ci riescono più facili, gli allenamenti sono più divertenti. Stiamo lavorando meglio.
Tra i nuovi conosceva già Marcano. Quanto è importante la sua presenza, la presenza di giocatori esperti come lei, per l’inserimento di tutti questi giocatori nuovi?
Ho giocato con lui per 6 mesi all’Olympiakos, cerco di aiutarlo per farlo entrare nel gruppo il più velocemente possibile. Lui è un ragazzo esperto, lo farà facilmente.
Avrà seguito il caso Malcom. Questa squadra ha bisogno di un centrocampista centrale o di un attaccante destro? Quali sono le priorità secondo lei?
Io non ho priorità per dire chi dobbiamo prendere o comprare, di questo si occupano il direttore e l’allenatore. Il caso Malcom? Ha deciso così, se non vuole venire a Roma è meglio che vada al Barcellona. Può continuare là.
Lo saluterà domani sera?
No, non lo conoscevo prima, neanche il suo nome. Non c’è motivo per salutarlo.
Domani si gioca col Barcellona e la mente torna a quel gol dei quarti di finale. Ripensando a quei momenti, cosa si ricorda?
È stato il momento più felice della mia carriera. Abbiamo fatto un miracolo battendo il Barcellona per 3 a 0. Spero che domani riusciremo a fare una bella prestazione. Quello che conta è vedere se abbiamo imparato le cose che stiamo facendo in allenamento. Sarà un bell’allenamento anche domani.
Cosa c’è da migliorare rispetto alla partita col Tottenham?
Col Tottenham abbiamo fatto delle belle cose, ma anche brutte. Abbiamo preso 4 gol su 5 tiri, dobbiamo migliorare su questo, non dobbiamo prendere gol. L’anno scorso abbiamo fatto benissimo. E vediamo di fare meglio anche in attacco.
El Shaarawy si è tirato fuori dal mercato, qual è invece la sua situazione? Anche lei è fuori?
Io l’ho detto 30mila volte, non voglio ripeteremi. El Shaarawy ha detto quello che ha detto, io l’altra volta ho detto quello che ho detto. Rimane così.
Alisson è partito. È stato un duro colpo per il reparto difensivo?
Alisson è stato forse il miglior calciatore dell’anno scorso, uno dei più importanti, però davanti a queste offerte non puoi fare niente perché era un’offerta fuori mercato. Speriamo che Olsen e Mirante saranno all’altezza.
Come ha visto Olsen?
Non posso giudicarlo dai primi allenamenti. Abbiamo fatto una partitella e l’ho visto abbastanza bene, poi si vedrà in partita perché le partite sono importanti. Non gli allenamenti.
De Rossi ha detto che nella Roma è cambiato il vento. Prima c’era una sensazione di precarietà. È vero che adesso c’è un clima diverso, c’è la sensazione di voler restare a lungo, di volersi legare a questa squadra?
Per me non è facile pensare di andare via dalla Roma perché hai tutto, stai bene, sei in una città bellissima, in una squadra che ti dà tutto. È vero, vedo giocatori che non vogliono andare via. Per Alisson mi sembra di aver capito che anche lui avesse avuto un’offerta irrinunciabile, dobbiamo rispettare la scelta del ragazzo perché è così. Se qualcuno vuole andare via, può farlo. Non devi mai farlo rimanere a forza nella squadra, io la penso così.
C’è la possibilità che si possa togliere la clausola rescissoria che ha nel contratto? Ne avete parlato?
Non ne abbiamo mai parlato. Il direttore è tranquillo con me, non abbiamo mai parlato di questa cosa.
Cosa si può fare quest’anno per evitare cali come quello dell’anno scorso in campionato?
Dobbiamo essere più concentrati nelle partite con le piccole squadre. Anche con le grandi abbiamo perso qualche partita l’anno scorso. Dobbiamo entrare in campo con la stessa cattiveria che abbiamo avuto in Champions League. Dalla nostra parte dobbiamo avere anche i nostri tifosi come è stato in Champions, ti danno una spinta in più che in campionato non abbiamo.
La partita col Barcellona ha cambiato qualcosa nella vostra considerazione?
Noi eravamo consapevoli di essere forti. La mentalità della Roma è quella di entrare in campo per vincere sempre, qualsiasi avversario si incontri. Spero che quest’anno possiamo fare meglio dell’anno scorso, soprattutto in campionato.