EDICOLA. Roma, un attacco a Kiev
IL MESSAGGERO (A. Angeloni) – La speranza è l’ultima ad arrendersi, quindi ci sono ancora tutto oggi e un pezzo di domani per capire e, appunto, sperare, ma l’aria che tira non è buona: Kevin Strootman difficilmente sarà della partita di domani. Anche l’ultimo allenamento ha detto questo, con l’olandese impegnato solo in un individuale in campo.
Sarà, in tal caso, la notte di Pellegrini, che in Champions si è visto poco dai quarti ad Anfield: solo un’ora (è partito tra i titolari per l’infortunio di Nainggolan) al Camp Nou in mezzo agli zero minuti nel doppio confronto con lo Shakhtar, zero nel ritorno contro Messi e zero nell’andata con il Liverpool. Qualcosa di più nella fase a gironi, ma con solo due presenze da titolare, con Qarabag all’andata e con l’Atletico Madrid nel ritorno.
Insomma, mai titolare in casa, quindi domani contro il Liverpool sarebbe la prima volta in Champions all’Olimpico. Sarà titolare per la seconda volta consecutiva, nelle gare di Champions in casa, anche Schick, che Di Francesco aveva abbandonato nella sfida di Anfield, preferendogli Under. Ma quello, col senno di poi, si è rivelato un errore. Patrik è entrato bene nella ripresa e, non a caso, la Roma ha segnato due reti. Non sarà stato tutto merito suo ma sicuramente ha contribuito. Il ceco sta bene, viene da due gol di fila in campionato, con Spal e Chievo, e ora è più convinto, accetta di buon grado, anche perché sorretto da una migliore condizione fisica, di giocare attaccante destro del 4-3-3, con compiti diversi dall’ala normale, ma con più possibilità di entrare dentro il campo, al fianco di Dzeko. «Dovremo andare in campo senza paura, con grande cattiveria e coraggio.
In difesa non sono così forti come in attacco. Abbiamo la possibilità di fare tre gol in casa. Allo stadio ci sarà una atmosfera splendida, forse di più di quella vissuta contro il Barcellona», ha detto l’ex Sampdoria a Roma Tv. Sarà, dunque, infatti 4-3-3, e qui siamo al secondo errore commesso ad Anfield. La difesa a tre è andata bene col Barcellona, meno contro l’attacco del Liverpool, che con Salah ha creato cinque problemi alla Roma.
Domani sera si torna al vecchio regime, Eusebio non ha molti dubbi. Riecco Florenzi a destra, che dovrà avere (molta) cura del recuperato Mané. Al centro la coppia Fazio-Manolas, con Kolarov a sinistra. Pellegrini, Nainggolan le due mezz’ali, con De Rossi al centro. «Da piccolo rubavo per mangiare. Il Liverpool? Crediamo nella rimonta, sono un combattente, possiamo farcela», ha confidato Nainggolan al Times. Anche se Eusebio sta pensando a Gonalons, che non ha l’esperienza e la classe di Daniele ma in questo momento, forse, garantisce maggiore dinamismo. In attacco, come detto Schick e Dzeko, più El Shaarawy, che non segna in Champions dalla celebre doppietta al Chelsea. Una vita fa. Serve non subire e segnare, domani. Sarà dura. Ma la Roma, in campionato, ha ritrovato la vena realizzativa. L’attacco adesso è il 4° della serie A e non più il 5°. Efficace nei movimenti, oltre che negli interpreti.
ASSENZE FUTURE – Da registrare uno scossone in casa Liverpool. Il vice di Jurgen Klopp, Zeliko Buvac, ha deciso di lasciare il club di Anfield, lo ha scritto il Daily Mirror. La decisione, riferisce il tabloid inglese, della quale sarebbero stati informati alcuni giocatori, sarebbe stata presa dopo che Buvac e il suo staff sarebbero stati esclusi da alcune riunioni tecniche. Per il Liverpool, che non ha voluto commentare la notizia, Buvac lascerebbe il club solo a fine stagione e per puri motivi personali. Si rompe un sodalizio di 16 anni.