DZEKO “La nostra forza è che siamo una squadra”
L’attaccante bosniaco Edin Dzeko ha parlato al tabloid inglese TELEGRAPH. Queste le sue parole:
Sulla vittoria contro il Barcellona…
“Nessuna squadra ha battuto 3-0 il Barcellona”
Sul suo modo di giocare un po’ atipico…
“Guardiola, ad esempio, è uno di quei manager che preferiscono attaccanti diversi rispetto a me, ma ha successo in quel modo, quindi dipende dall’allenatore, dallo stile di gioco, dal campionato in cui si gioca. Penso che il vero numero 9 ci sarà sempre nel calcio. Hai bisogno del numero 9 , questa è la mia opinione.”
Su Salah..
“Prima di tutto è un peccato che abbia lasciato la Roma, ma ovviamente doveva andare. Alla fine ha fatto bene perché sta facendo cose sorprendenti in Premier League, che non è il campionato più facile in cui giocare. Momo è un grande giocatore e un grande ragazzo e spero che possa battere qualche record quest’anno, perché fare 40 gol in Inghilterra è molto difficile. Spero che segnerà in Premier League, ma non in Champions League. Anche grazie a lui l’anno scorso ho segnato 39 gol. Quest’anno solo 20. Sono molto contento per Momo, ma ci manca molto”.
Su come è stata preparata la sfida contro il Barcellona…
“In realtà eravamo rilassati, ma non nel senso che pensavamo di essere già fuori. Abbiamo detto che non avevamo niente da perdere dopo il 4-1 a Barcellona. Abbiamo sicuramente la qualità per battere qualsiasi squadra, ma dopo aver perso 4-1 nessuno si aspettava che potessimo rimontare. Ma lo stadio era pieno, i nostri tifosi erano lì e dovevamo andare a prenderci la qualificazione. Quando fai gol nei primi minuti tutto cambia. ci ha sicuramente dato più energia per segnare gli altri gol”.
Sulla sfida del Camp Nou…
“Al 3-1 del Barcellona, ho detto: il 3-1 non è un brutto risultato. Puoi giocare in casa e provare a segnare tre gol. Quando abbiamo concesso il quarto, sapevamo che sarebbe stato difficile perché era il Barcellona. Ma nella seconda partita abbiamo giocato uno dei migliori match che i tifosi della Roma abbiamo mai visto nella loro storia”.
Soltanto in un’altra partita della sua carriera aveva sentito un’emozione come quella provata all’Olimpico contro il Barcellona…
“Si, in realtà ho sentito un’emozione del genere quando con il City abbiamo segnato il terzo contro il QPR. Contro il Barcellona non ci ha portato alcun titolo come al City, ma è stato speciale perché batterli per 3-0 è sicuramente un grande risultato per noi, per il club e per i tifosi”.
Sul gol di Aguero contro il QPR, che valse il titolo…
“Sì, è stato incredibile. Tutti si aspettavano che sarebbe stato facile. Quello che è successo lì in quegli ultimi tre minuti è stato semplicemente incredibile. Per molto tempo non succederà più una cosa del genere. Era impossibile descrivere i miei sentimenti quel giorno”.
Sulla vittoria del City in Premier…
“Con Kolarov, mentre andavamo verso lo stadio per affrontare la Lazio, abbiamo visto la partita dello United contro il WBA. Era solo questione di tempo. Sono stato molto felice per il City. Non ho inviato alcun messaggio a nessuno perché era già chiaro che la squadra avrebbe vinto. Io ho fatto la mia parte per quel club. La squadra negli ultimi sei o sette anni ha vinto il campionato tre volte, quindi sono decisamente parte di essa, anche se ora hanno nuovi giocatori e un nuovo staff. Ogni anno stanno salendo e stanno migliorando sempre di più.”
La Roma è arrivata in semifinale a fari spenti…
“Anche nella fase a gironi nessuno si aspettava che passassimo, perché eravamo in gruppo con Atletico, che raggiunge la semifinale ogni anno, e Chelsea, che è una delle squadre più forti. Non eravamo favoriti per passare la fase a gironi, ma ce l’abbiamo fatta. Nei quarti di finale la gente mi disse: contro chi vorresti giocare? Ho detto: non voglio giocare a Barcellona e contro il Manchester City. Poi prendi il Barcellona.”
Su Klopp…
“Con il Dortmund Klopp ha giocato una finale di Champions League contro il Bayern Monaco e anche una finale di Europa League con il Liverpool. Ha perso entrambe. Speriamo che non partecipi ad una terza finale, almeno non quest’anno. Gli auguro il meglio per la prossima stagione. Lo conosco dalla Germania. Conosco lo stile che vuole dare alla squadra, ovvero andare all’attacco. Conoscendo Klopp, e il Liverpool ad Anfield, lo faranno già nel primo tempo. Saremo preparati. Dobbiamo esserlo.”
Quali sono i punti di forza della Roma?
“La squadra. Tutto ciò che abbiamo realizzato l’abbiamo fatto come una squadra. Non come individui ma come squadra, perché ci abbiamo sempre creduto quando nessuno ci credeva e abbiamo dato tutto in ogni partita”.
Sul ‘no’ al Chelsea…
“Vedendo cosa è successo il mese scorso (la sconfitta del Chelsea contro il Barcellona) sono decisamente felice di essere rimasto. Il Chelsea è ‘un grande club ed ero felice quando ho saputo che mi volevano, ma alla fine penso di aver fatto bene perché volevo giocare la Champions League. Volevo provare a raggiungere prima di tutto i quarti di finale, cosa che non ho mai fatto, e ora sono in semifinale cercando di raggiungere la finale. Significa che ho scelto bene.”