DI FRANCESCO “Domani dobbiamo dare una grande risposta. E’ difficile, ma è giusto crederci.”
Il mister giallorosso Eusebio Di Francesco ha parlato in conferenza stampa prima della partita che vedrà i giallorssi impegnati contro il Barcellona nel ritorno di Champions League. Queste le sue parole:
Domani sono previste 60mila persone all’Olimpico. Sono una responsabilità in più?
Dobbiamo sempre giocare al meglio per questa maglia, ancora di più in questa gara in cui bisogna rispondere al 4-1. Dobbiamo essere noi a trascinarli con una grande prestazione
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Pubblicato da AS Roma su lunedì 9 aprile 2018
Dopo la Fiorentina ha parlato della mancata intensità degli allenamenti. Non ci dovrebbe essere la situazione contraria?
Dopo è molto facile mettere tutti contro tutti e travisare: il mio pensiero era riferito all’ultimo allenamento. Abbiamo fatto una seduta di sviluppo della manovra, mi ero arrabbiato perché facevamo pochi gol senza avversari. La mancanza di cattiveria nelle cose facili te la porti anche in partita. E’ un difetto che ci portiamo dall’inizio dell’anno. Non è vero che i ragazzi si allenano senza intensità o attenzione.
A questo punto della stagione chi gioca domani può giocare anche domenica?
Io credo che questa partita va affrontata con i migliori, è la partita più importante in questo momento. Dobbiamo affrontare la gara con passione e amore, dobbiamo dare il massimo per questi colori, dobbiamo dimostrare di meritare di fare qualcosa di importante. Perché non crederci fino alla fine e fare un miracolo? E’ un’impresa difficilissima, ma abbiamo il dovere di provarci. Domani scenderanno i migliori, poi penseremo al derby.
Ci credete nella rimonta?
E’ difficile, ma è giusto crederci. In casa in Champions siamo stati una squadra, loro fuori casa hanno avuto qualche difficoltà in più. Tutti dicevano che Messi non era in condizione, poi ha fatto tre gol domenica, quindi siamo stati bravi noi a limitarlo. Dovremo ripeterci.
C’è qualcosa nella mentalità che secondo lei manca a questa Roma?
Della città non parlo, prima del Bologna pensiamo al Barcellona, prima del Barcellona pensiamo alla Lazio… La capacità e la mentalità si deve costruire prima di tutto a casa nostra. Sento spesso parlare di mentalità vincente, qui si è vinto pochissimo, non c’è mai stata mentalità vincente. Si crea col tempo, creando un senso di appartenenza, bisogna dare continuità al lavoro, bisogna andare poco dietro all’ambiente. Tu puoi trascinare la gente non con le chiacchiere, ma con i risultati. Sono discontinui, non è una cosa di oggi, ma ce la portiamo da sempre. Non credo all’ambiente delle radio e dei giornalisti, dobbiamo pensare prima a casa nostra.
Come stanno Under e Perotti? Ci sarà spazio per Schick?
Potrebbe esserci sì spazio per Schick, per trovare la via del gol. Ha nel DNA la possibilità di fare gol, anche se ne ha fatti pochi. Vediamo le risposte di Under nella rifinitura, oggi valuteremo definitivamente se usare uno o l’altro. Under sarà sicuramente convocato, Perotti non ci sarà, c’è l’auspicio di averlo per il derby. Ma è difficile.
Ha studiato qualcosa di particolare per domani?
La qualità delle squadre è quella di sbagliare meno, non non sbagliare mai. Loro sbagliano meno degli altri. In tante situazioni li abbiamo portati all’errore, ma c’è il demerito di non aver concretizzato al meglio. I nostri errori li abbiamo pagati totalmente. Più ce li portiamo di qua e meno sbagliano. C’è il desiderio di essere trascinati e di avere la volontà di fare la partita. Non dobbiamo prendere gol. Magari ci sarà qualche decisione sbagliata a nostro favore, può succedere. In questa gara per forza di cose ci vuole un qualcosa in più.
Si accontenterebbe di rivedere la prestazione dell’andata con più fortuna? Ha fatto vedere alla squadra qualche grande rimonta?
Più che far vedere altre imprese dobbiamo crederci noi. Per me basta fargli vedere la partita col Chelsea in casa, con quel tipo di prestazione, convinzione e atteggiamento. I particolari nel calcio fanno la differenza. Non hanno mai perso. Nella legge dei grandi numeri ne dovranno perdere qualcuna, magari è questa. Giochiamo contro un’armata. Ma il Barcellona è stata costruita in tantissimi anni, non nasce oggi. La mentalità è stata creata negli anni, non con 5-6 mesi.
Nainggolan può giocare in squadre come il Real o il Barça?
Per me Radja può giocare benissimo in una grande squadra, domani deve dimostrarlo. Ha delle potenzialità impressionanti, queste sono le occasioni per farle vedere e deve trascinare i suoi compagni. Ti ho dato questa patata bollente, in senso positivo, devi essere trainante per i tuoi compagni (gli dà una pacca sulla spalla, ndr).
Servono stimoli particolari?
Chi gioca a calcio deve avere stimoli in ogni allenamento, questa è la mentalità. Lo stimolo non deve essere importante in una gara o in un’altra, ogni partita deve essere la partita della vita e la più importante. Ogni partita è importantissima.
Che partita vi siete sognati per trovare la qualificazione?
Se facciamo una grande difesa è difficile andare a fare gol. Non abbiamo grandissimi contropiedisti. La fase difensiva deve essere fatta al meglio, da una grande fase difensiva mi immagino anche una grande fase offensiva.
Non è stato sottovalutato il campionato in questo periodo decisivo?
Io non sono nessuno, cerco di portare la mia idea e credo in quello che faccio. Mi sento di fare questo lavoro al meglio, con grande passione e amore, ho pregi difetti, prendo scelte giuste e sbagliate. Anche io devo sbagliare il meno possibile. Abbiamo sottovalutato tutto, visto che abbiamo perso con Barcellona e Fiorentina. Dirmi che non abbiamo preparato queste partite senza la voglia di vincere e far bene credo che non sia corretto. Abbiamo fatto prestazioni peggiori rispetto alla Fiorentina e abbiamo vinto e tutti eravate contenti.