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PALLOTTA “Col Barcellona possiamo giocarcela”

Il presidente James Pallotta è intervenuto quest’oggi ad una trasmissione radio su Sirius XM. Queste le sue parole:

La sfida col Barcellona?
Non sarei potuto essere più felice al momento del sorteggio, perché penso che possiamo giocarcela con tutti. Lo abbiamo fatto con il Chelsea, l’Atletico Madrid e lo Shakhtar. Sono abbastanza fiducioso che possiamo giocarcela a Barcellona. Ovviamente è una squadra incredibile con un talento incredibile, non c’è solo Leo Messi. Detto questo, da qui in avanti ogni partita è importante per qualificarsi per la Champions League, quindi non voglio che pensiamo solo al Barcellona. Tutti mi dicono che è un po’ come David contro Golia, ma io non penso che i miei giocatori abbiano qualcosa in meno di quelli del Barcellona. Possono giocare contro chiunque, devono solo giocare per tutti i 90 minuti e non possiamo permettere a una squadra come il Barcellona di approfittare di eventuali errori. Penso che i ragazzi siano pronti a giocare, questa settimana dobbiamo pensare solo al Bologna.

Calciomercato?
Le cose non sono semplici quando un giocatore si trasferisce. Lasciate che vi faccia un esempio. C’è frustrazione da parte mia quando la gente dice che la Roma è un supermercato. Se ci pensi, Pjanic aveva una clausola ed è andato via, Salah sta facendo a pezzi la Premier League e mi aveva detto che se ne voleva andare. Non avevamo scelta. Ci sono cose che accadono dietro le quinte e che le persone non sanno, dal momento che entrambi i giocatori vogliono andare via. Non stiamo solo cercando di vendere giocatori.

Stadio della Roma?
E’ tutto ancora in divenire. Ci sono alcune cose da finalizzare, ma tutto è stato approvato e accettato. Il nostro obiettivo è ottenere il finanziamento entro i prossimi sei mesi, i banchieri ci stanno lavorando. Stiamo cercando di posare la prima pietra prima della fine dell’anno. Dovrebbero servire tra i 26 e i 28 mesi per costruire tra lo stadio e le strutture d’intrattenimento, ma tutto sta procedendo. Sembra tutto ok. Abbiamo fatto un’offerta per il Colosseo, ma non siamo riusciti a raggiungere un accordo. Non può volare (ride, ndr). Non mi rendevo conto di quanto fosse grande. Il Colosseo è enorme, ma il nostro stadio non ci starebbe dentro!

L’idea di giocare una partita all’interno del Colosseo?
Ci piacerebbe un giorno buttar giù un piano e organizzare un evento benefico, ad esempio un Roma-Barcellona, ​​ci piacerebbe avere un campo più piccolo per un evento in cui raccogliere fondi per i ragazzi del settore giovanile. Sarebbe un grande evento, dal Comune mi hanno detto che gli piacerebbe fare qualcosa del genere. Basti pensare al mercato pay-per-view, con una gara con Barcellona e Roma che giocano un’amichevole all’interno del Colosseo. Penso che sarebbe qualcosa di fantastico, con decine di migliaia di persone in tutto il mondo che pagherebbero una piccola somma per vederlo. Alcuni dei soldi potrebbero essere destinati come fondi per i monumenti, ma il resto andrebbe in fondazioni per i bambini.

Monchi?
Gli ci è voluto un po’ di tempo per ambientarsi perché, come tutti sappiamo, con i media a Roma non è così facile, e la quantità dei media sulla squadra, quindi era un po’ diverso. È arrivato l’anno scorso senza avere molto tempo sul mercato estivo. C’era un sacco di pulizia da fare e di cose da mettere a posto con il giusto meccanismo, questo richiede un po’ di tempo. Siamo stati sfortunati con alcuni infortuni, anche se Aleksandar Kolarov ha avuto un ottimo anno e Cengiz Under sta iniziando a giocare davvero bene. Ha segnato un gol davvero bello con la Turchia. Abbiamo blindato Under, abbiamo un accordo quinquennale con lui. È simile ad Alisson, la gente dice lo stesso genere di cose. Sono stato un fan di Alisson sin dal primo giorno in cui è stato con noi e sono contento che sia finalmente riuscito a dimostrare quanto è bravo, perché è stato incredibile. Penso che giocatori come Patrik Schick saranno molto utili in futuro. Monchi ha dovuto affrontare un sacco di problemi dovuti al Fair Play Finanziario. C’è ancora un po’ di lavoro da fare, ma abbiamo identificato molti elementi per migliorare la squadra nei prossimi cinque anni. Probabilmente è rimasto un po’ sorpreso dai primi tre-quattro mesi, c’era difficoltà nel mettere tutto a posto, ma abbiamo una relazione basata sull’ampia fiducia reciproca.

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