RASSEGNA STAMPACAMPIONATO

EDICOLA. Roma, le mani di Alisson per sognare la Champions

GAZZETTA DELLO SPORT (M.Cecchini) – Si può essere numeri uno in molti modi. Spesso perché si è portieri, quasi sempre perché lo si scrive sulla maglia, a volte perché si è i più bravi nel proprio ruolo. Ebbene, Alisson Ramses Becker – al secolo calcistico solo Alisson – probabilmente racchiude in sé tutte le caratteristiche che occorrono. Lo raccontano gli occhi di chi sta seguendo la stagione del portiere della Roma, lo raccontano i numeri che fortificano le impressioni. Per questo, fra il Torino di Belotti (stasera) e lo Shakhtar a trazione sudamericana (martedì), Eusebio Di Francesco consegna ad Alisson gran parte delle sorti stagionali, visto che c’è un posto nella prossima Champions League da blindare e, ovviamente, l’obiettivo dei quarti di finale da raggiungere.

QUOTA 50 – Un passo alla volta, naturalmente. Prima della sfida agli ucraini, c’è il pericolo granata da esorcizzare. Vero che la squadra di Mazzarri viene da due sconfitte di fila (con relativi mugugni da parte del tifo organizzato), ma è la stessa squadra che meno di tre mesi fa è riuscita ad espugnare l’Olimpico, eliminando in trasferta la Roma dalla Coppa Italia. Il portiere brasiliano però in quella occasione non c’era. Tra i pali infatti era stato dato spazio a Skorupski, la sua riserva, che peraltro non ebbe colpe particolari in quel 1-2 abbastanza maledetto. Certo, stasera con Alisson – che taglierà il traguardo delle 50 presenze nella Roma – i tifosi giallorossi saranno senz’altro più sereni, perché le cifre raccontano come sia lui il vero «top player» della squadra.

SUPERLAVORO – Il brasiliano, infatti, come interventi è il numero uno (appunto) dell’intero campionato, con una percentuale di parate pari al 79,65%. Per intenderci, dopo di lui viene Perin, che vanta un ottimo 77,12%. Non solo. Tra le squadre in corsa per un posto in Champions, Alisson è il portiere che ha fatto più parate (91) e – dopo Reina – è quello che ha finito più partite senza subire reti (11 contro le 13 del napoletano).

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