EDICOLA. La Roma chiama il suo pubblico, ma il caro biglietti si fa sentire
CORRIERE DELLA SERA (G.Piacentini) – «Contro lo Shakhtar Donetsk avremo bisogno di giocare in dodici: ci servirà il sostegno dei tifosi, poi saremo noi a trascinarli con la nostra prestazione. Vincere aiuta a vincere». Eusebio Di Francesco ha le idee chiare. Al termine della vittoria di venerdì contro il Torino (3-0, gol di Manolas, De Rossi e Pellegrini) ha chiamato a raccolta i sostenitori giallorossi in vista del ritorno degli ottavi di finale di Champions League, martedì sera all’Olimpico. Per qualificarsi e ribaltare la sconfitta dell’andata (2-1) ci sarà bisogno dell’aiuto di tutti: dai calciatori all’allenatore, passando per uno stadio che contro il Torino è tornato ad essere «amico», dopo un lungo periodo in cui i giallorossi non riuscivano a fare risultato tra le mura amiche.
Per la gara contro i campioni di Ucraina l’obiettivo è raggiungere quota 50 mila presenze: non tantissime per una gara di Champions League ad eliminazione diretta, molte considerando gli ultimi tempi. Ieri sera la biglietteria della società aveva fatto registrare 40 mila biglietti venduti, con la Curva Sud esaurita (costava 40 euro) e i Distinti quasi (50 euro). Ampia disponibilità, invece, in tutti gli altri settori. I prezzi sono quelli della fascia dei big match: Tevere da 90 a 63 euro; Parterre da 55 a 39; Monte Mario da 90 a 63; Monte Mario Top da 115 a 81. Una parte della tifoseria, ieri, ha voluto manifestare ancora una volta il proprio disagio per la situazione in cui i romanisti sono costretti a vedere la partita dentro l’Olimpico. «È una situazione paradossale – cita una parte del comunicato firmato Gruppo Roma, che staziona in Curva Sud -, dove da una parte si chiamano all’appello i propri tifosi per una partita delicata come quella contro lo Shakhtar e dall’altra non si vogliono mettere in condizione gli stessi di poter organizzare il tifo per essere di supporto alla squadra. Situazione ancora più paradossale se rapportata a moltissimi stadi europei, che da molto tempo le nostre istituzioni, i media e tutti gli addetti ai lavori del mondo del calcio guardano come modelli da seguire. Poi, però, si va in direzione opposta. Le standing area (settori con i posti in piedi e non numerati; ndr), ad esempio, all’estero si fanno sempre più strada per valorizzare maggiormente i settori popolari, da sempre il cuore pulsante del tifo calcistico… Vogliono smembrare la Curva, indebolirla, toglierle la voce, ma noi non assisteremo inermi a questa mattanza, anzi canteremo ancora più forte». Per quanto riguarda la formazione anti-Shakhtar torneranno titolari Dzeko e Fazio, squalificati contro il Torino e sostituiti da Schick e Juan Jesus che torneranno in panchina. Perotti dovrebbe prendere il posto di El Shaarawy. Confermato in blocco il centrocampo, con De Rossi, Nainggolan e Strootman titolari.