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UDINESE-ROMA SOTTOPASSAGGIO. Friuli Venezia Gengis…

di Paolo MARCACCI – Fossero sempre quelli del primo tempo i ritmi medi del campionato italiano, la Serie A sarebbe un torneo molto più godibile: cominciamo da una nota a margine, per la partita alla vigilia della quale Eusebio Di Francesco aveva chiesto sostanza e poche chiacchiere.

Roma convincente nella fase di approccio, manovra vivace quanto la temperatura della “Dacia Arena”; Edin Dzeko, piuttosto ignorato quando staziona all’interno dell’area, gioca palloni di gran qualità quando si ritrova in posizione arretrata; lungo l’out destro cresce Ünder, per accelerazioni e qualità del dribbling. Fosse più convinto e spietato El Shaarawy, dall’altra parte, la Roma sarebbe passata in vantaggio entro la mezz’ora. Invece, solo davanti a Bizzarri al minuto 35, la appoggia malamente all’incredulo – arrabbiatissimo con i suoi – Bizzarri.

Udinese ben messa in campo, con la muscolarità e le progressioni di Fofana che riempiono la trequarti e la qualità di Barak sul quale bisogna vigilare con attenzione. Cresce Pellegrini col passare dei minuti, mentre De Rossi vigila, col suo andamento compassato, nella parte bassa della mediana romanista. Al solito, già come bilancio parziale possiamo dire che, tra i mancati appuntamenti di El Shaarawy e qualche eccessiva pretesa di Ünder in chiave balistica, alla Roma manca il vantaggio che starebbe meritando con la manovra.

In realtà le manca anche un calcio di rigore per noi evidente, con tutto il rispetto per il “silent check”, per un fallo di mano di Adnan.

Menzione di merito per Alisson, glaciale nel giocare la sfera con i piedi, tempestivo nell’evitare il disastro su un retropassaggio di Juan Jesus, funambolico in dribbling, segno di grande consapevolezza nei propri mezzi.

La prima frazione di gioco si chiude facendoci dire che è un po’ mancato Florenzi, in fase di appoggio e che Nainggolan nella seconda parte è entrato più nel vivo della manovra, con la sua cresta che definiremmo “rosso – shocking”.

Si ricomincia con la Roma intenta a riprendersi il pallino del gioco; dopo tre minuti Stryger stende El Shaarawy, meritandosi il giallo da parte di Di Bello.
Monumentale Alisson al minuto 52: parata a terra su Perica, innescato da un fallo laterale che l’Udinese batte mentre Florenzi sta ancora reclamando. Sveglia, ragazzi. Di Francesco tarantolato.

Vivissimo Ünder sul lato destro, se fosse assecondato da chi attende in area la Roma sarebbe in doppio vantaggio. Minuto 57, El Shaarawy spedisce oltre la traversa un invito di Florenzi dopo percussione di quest’ultimo.

A ridosso dell’ora di gioco, i ritmi diventano percettibilmente più bassi, mentre Dzeko viene anticipato in corner – non concesso – dopo un’incursione da sinistra.
Minuto 62: Jankto per Behrami nell’Udinese. Subito dopo, giallo per Perica per azione fallosa.

Minuto 64, ottimo tracciante rasoterra di Dzeko per Ünder, anticipato da Bizzarri.
Tentativo velleitario di Nainggolan dalla distanza, al minuto 65. Sembra andare un poco fuori giri, in fase di non possesso, il centrocampo romanista, Pellegrini compreso. Ci vuole perlomeno un cambio, che Di Francesco individua in Perotti, al minuto 68, in luogo di un evanescente El Shaarawy.

Minuto 70: filtrante rasoterra di De Rossi per Ünder, che ai 25 metri riceve e fa partire un sinistro tesissimo, a mezz’altezza, con traiettoria a uscire, che Bizzarri nemmeno vede; può solo raccogliere, alla sua destra. Gol dannunziano nella sua fattura.

Minuto 75, fuori uno De Rossi per Strootman. Florenzi capitano. Minuto 77: ammonito Dzeko che si appoggia su Samir, va in diffida. Fuori Perica per Maxi Lopez, nell’Udinese.
Subito dopo, Balić per Adnan, ancora tra i friulani.

Minuto 81, Alisson di pugno su De Paul, in doppia respinta. Minuto 85: Ünder, omaggiato dai romanisti a cui è stato possibile entrare alla “Dacia Arena”, per Defrel.

Ultimi palpiti offensivi degli uomini di Oddo; Roma che punta alla gestione della palla e del tempo. 4′ di recupero.

Minuto 90: prima una percussione di Defrel con conclusione; poi lo stesso Defrel, famelico nel rubar palla, favorisce Perotti che raddoppia in diagonale. Una sensazione: Roma più quadrata dall’ingresso di Strootman in poi.

Finisce così: risultato rotondo, Udinese domata. Un grande Ünder, un Alisson sempre più rassicurante. Speriamo non abbiano già sulla schiena il cartellino col prezzo.

 

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