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DI FRANCESCO “Le assenze ci hanno messo un po’ in difficoltà. La Roma con la rosa che ha deve venire fuori da queste situazioni”

It tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco all’indomani della vittoria sul Benevento, ha parlato ai microfoni della trasmissione ‘Radio Anch’io Lo Sport’ su Radio Rai. Queste le sue parole:

Una curiosità: al gol del Benevento cosa ha pensato?
Una deviazione sfortunata, mancava però molto tempo: ho pensato solo a giocare come sappiamo. Ci abbiamo messo un po’ di tempo ma abbiamo trovato la strada giusta.

Cosa era successo di sbagliato: troppe assenze?
Le assenze di Pellegrini e Nainggolan ci hanno messo un po’ in difficoltà. La Roma con la rosa che ha deve venire fuori da queste situazioni come accaduto ieri

A chi si può paragonare Under?
Faccio fatica a fare paragoni a farli. Lui ha grande qualità nel preparare il tiro come faceva Montella, ma non ha le stesse caratteristiche: la preparazione del tiro e la velocità di esecuzione possono essere paragonate a lui.

Lei è un grande costruttore: a che punto è il suo lavoro alla Roma?
C’è ancora tantissimo da fare, ma la squadra nonostante i cambiamenti nei metodi di lavoro,  ha assimilato ciò che chiedevo. Fino a dicembre abbiamo fatto benissimo, poi abbiamo avuto 40 giorni di difficoltà, ora dopo il mercato stiamo ritrovando la compattezza di squadra. Quello che manca è la continuità di attenzione e prestazione durante la gara in alcune partite

Approposito delle dichiarazione: Lei ha detto che la rosa non è da scudetto mentre monchi ha detto che è troppo il divario. La Roma è da scudetto?
Il distacco non fa una piega. Potevamo avere qualche punto in più, cosa non successa per qualche sciocchezza come la partita di Genova. Abbiamo potenzialità importanti, ma ho sempre detto che siamo un po’ dietro Napoli e Juventus per organico e mercato. Abbiamo messo in rosa molti giovani poco abituati a questa piazza, come Under che ha avuto tempo per adattarsi. Sono contento di allenare questa Roma ma anche io mi aspettavo qualche punto in più.

A che punto è il tuo lavoro in base alla politica societaria, soprattutto come organico?
La possibilità di dare continuità con gli stessi calciatori sarebbe meglio, come fa il Napoli o la Juve. Mi auguro che dopo aver messo a posto alcune questioni societarie si possa arrivare a questo. Non si può fare da oggi al domani, la Roma deve mettere a posto i conti e poi potremmo pensarci.

Dzeko, Nainggolan e Alisson?
Io li alleno, non faccio il mercato.

La Roma segna poco…
Siamo la squadra che tira di più nel campionato, ci manca concretezza. Siamo stati poco determinati sotto porta. Io conosco una soluzione: lavorare, lavorare, lavorare per cercare di essere più concreti

Schick può essere l’uomo del finale di stagione?
Può giocare nel 4-2-3-1 anche se con caratteristiche diverse rispetto a Nainggolan. Adesso però la prima cosa che deve ritrovare è la condizione

Totti è una risorsa per lei?
Una grande risorsa, nella squadra e nello spogliatoio, tante volte mi da i sentori e gli umori dello spogliatoio essendoci stato per tanti anni

E’ stato superato il momento difficile? Come arrivate alla Champions?
La squadra deve prendere sicurezze ed abbiamo pagato dal punto di vista fisico. L’importante è perdere meno pezzi e che sia un gran finale dall’Udinese alla Champions, perché vogliamo passare il turno.

Karsdorp?
Non dobbiamo avere fretta, avete visto Ghoulam. Sul crociato non si scherza, meglio aspettare un po’.

Quando si investirà sulla Primavera della Roma? E’ importante conoscere già l’ambiente Roma?
I giovani che sono in giro per l’Italia si stanno formando, come Pellegrini. La Roma lo ha pagato qualcosina ma è tornato dopo due anni di Serie A. E’ importante selezionare i migliori, non si può pensare che di 20 che escono dalla Primavera tutti giochino nella Roma. Conoscere l’ambiente è importante, ma il mio ruolo è diverso da quello da calciatore.

E’ così complicato questo ambiente romano?
Roma è una piazza importante, ma bisogna essere attenti ovunque. L’ambiente di Roma è particolare. Vincere qui non è mai facile, ma queste avventure si accettano e si portano avanti come sto facendo io.

 

 

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