EDICOLA. Monchi ci mette la faccia
LEGGO (F. BALZANI) – «È tutta colpa mia, ma ora zitti e lavoriamo». Se la prende lui la responsabilità. Ramon Monchi, l’ultimo arrivato. Nel giorno della conferenza di presentazione di Jonathan Silva (unico acquisto invernale) il ds si è preso la scena e ha cercato di scuotere l’ambiente: «Adesso è il momento del silenzio, dobbiamo mettere dentro tutto quello che abbiamo, capendo che i tifosi sono arrabbiati. Dobbiamo tutti assumerci le nostre responsabilità. Io per primo non cerco alibi».
Pur non affrontando direttamente l’argomento Dzeko, Monchi ci tiene a ribadire che «questa squadra ha tanta qualità. L’8 dicembre la pensavate così anche voi, ma io continuo a credere che siano di livello. Abbiamo venduto Emerson al Chelsea per 30 milioni che aveva giocato solo una partita. Non possiamo dimenticare l’aspetto economico, altrimenti prenderemmo tutti campioni del mondo».
Del futuro di Di Francesco non parla («non è un tema, devo solo aiutarlo») e sul mercato stavolta si tiene cauto: «Abbiamo fatto il mercato di cui la società aveva bisogno, potevamo fare meglio, ma la linea era questa. Nessuno è contento del 5° posto, non dobbiamo cercare responsabilità ma soluzioni. Il primo responsabile sono io che ho costruito la squadra e prendo decisioni. Tutti dobbiamo crescere a livello individuale».
In passato aveva detto che a Trigoria c’era il cartello “si vince e non si vende”, oggi Monchi chiarisce: «A volte vanno dette delle cose per proteggere la società, devo guardare avanti e lavorare per costruire una Roma più vicina a quello che i tifosi vogliono perché è vero che siamo distanti.
Mi conoscevate: sono uno che vende tanto e compra tanto». Sui singoli, Monchi ammette: «Moreno? Bisogna riconoscere l’errore e non continuare. Blind è stato offerto, a livello sportivo ed economico abbiamo deciso di no. Alisson al Real? Nessuna offerta, lasciatemi almeno un po’ di riposo. Basta parlare di mercato, ricominciamo a parlare di calcio». Parla molto poco Silva, il terzino argentino (maglia numero 33) arrivato last minute dallo Sporting Lisbona: «Le mie caratteristiche tecniche? Quelle per le quali sono stato scelto – risponde secco – Sto lavorando per completare il mio percorso riabilitativo, ma non so ancora dare una data per il mio rientro (almeno altri 15 giorni, ndr). Sono in un grande club e conoscere Totti è stato un onore». L’obbligo di riscatto fissato a 5 milioni, scatterà all’ottava presenza.