EDICOLA. Così pochi gol dai tempi di Mazzone
CORRIERE DELLO SPORT (G.D’Ubaldo) – Come è difficile fare gol per la Roma. A Verona gli è bastata la prodezza di Ünder dopo 43 secondi, ma da dicembre la squadra di Di Francesco segna con il contagocce. E’ tornata la vittoria dopo cinquanta giorni, ma sono diventate undici le partite consecutive in cui la Roma ha segnato al massimo una sola rete.
L’ultima volta che le marcature furono plurime era il 1° dicembre e i giallorossi vinsero per 3-1 contro la Spal. Da allora, nove partite di campionato, una di Coppa Italia e una di Champions League con 3 vittorie complessive, tutte per 1-0 contro Qarabag, Cagliari e domenica con il Verona. Più di due mesi con al massimo un gol a partita.
IL PRECEDENTE DI MAZZONE – Per ritrovare una Roma così poco prolifica bisogna tornare indietro di ventiquattro anni, quando la squadra allenata da Carlo Mazzone concluse la stagione al settimo posto. Con il tecnico trasteverino la Roma collezionò ben tredici partite con al massimo un solo gol a partita. Accadde dal 19 dicembre al 20 marzo, in quel periodo la squadra giallorossa mise insieme solo nove punti in tredici partite, tutti frutto di pareggi.
La lunga serie negativa trascinò Giannini è compagni a sfiorare la zona retrocessione, ma poi nel finale la squadra si sbloccò, fino a sfiorare il piazzamento Uefa, grazie a cinque vittorie e un pareggio nelle ultime sei giornate. Balbo risultò il più prolifico attaccante giallorosso e terminò il campionato con dodici reti all’attivo. Dietro di lui un centrocampista, Cappioli, con cinque reti. Mentre l’altro attaccante di quella stagione, Ruggiero Rizzitelli si fermò a quota quattro e a fine stagione andò via per essere sostituito da Fonseca.