DI FRANCESCO “Dzeko ad oggi può giocare. De Rossi ancora out
Mister Di Francesco ha parlato in conferenza stampa in vista della delicata sfida di domani contro la Sampdoria. Queste le sue parole:
“Dico 2 parole prima che cominciamo col mercato e con le situazioni che si sono verificate. Attualmente tutti i giocatori qui convocati sono a disposizione per la partita che si terrà tra 36 ore e per noi importantissima. Devo cercare di preparare al meglio tutti i giocatori a disposizione compresi i chiacchierati, di cui non faccio i nomi. Si può parlare dell’aspetto psicologico e mentale ma il mio primo pensiero è preparare al meglio la partita. Tutti i giocatori in rosa al momento sono della Roma. Il direttore ha detto che si ascolta tutto quello che viene dall’esterno. Io devo pensare a preparare la partita”.
Le parole di Di Francesco in vista di Samp-Roma
LIVE: la conferenza stampa di Eusebio Di Francesco alla vigilia di Sampdoria-Roma
Pubblicato da AS Roma su Martedì 23 gennaio 2018
Contro l’Inter una Roma dai due volti, che risposte si è dato?
Bisogna fare delle valutazioni. Una squadra che ha avuto a lungo il predominio della partita deve essere più incisiva negli ultimi metri. Il pensiero di poter avere una squadra che tiene quel ritmo per 90′ minuti è quasi impossibile. Alisson ha fatto una grande prova ma in altre partite spesso è stato inattivo. Sottolineo che Alisson è il portiere del futuro e ce lo teniamo stretto. Noi però dobbiamo fare anche valutazioni fisiche
Quale sono le insidie di questa partita?
Dite la forma valutando l’ultima partita, avevano perso a Benevento quindi magari non erano in forma. Hanno un’identità precisa come il suo allenatore, di attaccare la porta con facilità. Non so se ci sarà Quagliarella, ma è una squadra che può crearti difficoltà ma anche noi possiamo crearle anche a loro. Marassi non è mai facile. Devo avere la forza di concentrarmi solo su questo come fatto in gran parte contro l’inter.
Domani Dzeko sarà titolare?
Oggi come oggi sì. Poi devo fare valutazioni mentali anche insieme al giocatore. Ancora non ci ho parlato, gli arrivano tante chiacchiere che non mi competono. Io devo preparare al meglio questa partita contando su di lui. E’ corretto che un giocatore della Roma debba giocare, se oggi Dzeko è un calciatore della Roma deve giocare.
De Rossi sta meglio?
Il ragazzo ci ha provato ma è in grande dubbio e difficilmente domani sarà della gara.
Cosa perderebbe la Roma senza Dzeko? E’ più utile un attaccante esterno per dare spazio a Schick e Defrel?
Parliamo di un qualcosa che non esiste. Ovvio che certe valutazioni vanno fatte e si devono fare. Questa squadra ha dei giocatori che possono fare il centravanti come Schick e Defrel, ma in questo momento è Dzeko. Riparto da quello che dice il direttore, ovvero che ci sono scelte che si legano ad altre situazioni. La scelta potrebbe ricadere su un esterno o un attaccante in più.
Cosa dice ai calciatori per farli rendere al meglio? El Shaarawy e Gerson come stanno?
Sono valutazioni che vanno fatte tra oggi e domani, non siamo in un momento ottimale nelle situazioni in mezzo al campo, ho delle difficoltà perché alcuni giocatori non sono al top. Questo potrebbe modificare il mio assetto, potrei non avere tanti giocatori a disposizione per domani. Devo rinforzare la squadra dal punto di vista psicologico, facendo leva sulla professionalità e serietà di questi giocatori. Non dobbiamo aggrapparci ad alibi. Va affrontata con grande serietà e professionalità da parte di tutti.
Quando dice che la società determina tanto significa che sei d’accordo o devi accettarle?
Si sceglie un percorso, se ci sono delle situazioni da limare non posso fare i conti a casa di nessuno. O torno a casa o affronto le situazioni, io non scappo mai, le situazioni cerco di affrontarle. Ma ce ne sono alcune in cui non posso mettere il becco, io ho scelto di allenare la Roma e lo farò fino in fondo al meglio delle mie possibilità di allenatore.
Cosa non sei riuscito a trasmettere alla squadra nei minuti finali contro l’Inter?
Non è il sistema di gioco che fa l’aggressività, ma è l’atteggiamento. Negli ultimi 10′ eravamo troppo distanti dalla palla, dovevamo accorciare di più. Mi auguro e penso che non sia stato solo un aspetto mentale, ma anche fisico. Abbiamo preso gol in una situazione in cui abbiamo rinforzato la linea difensiva sui cross. Si va a puntare il dito contro uno ma si gioca in undici, la possibilità di non aver avuto un centrocampista di ruolo in panchina non mi ha permesso di continuare quel tipo di gioco. Ma ci eravamo abbassati anche col 4-3-3. Siamo stati poco lucidi nel leggere certe situazioni.
Parlerà con Schick?
Il discorso dei titolari diventa relativo, anche Defrel può fare questo ruolo. Capire cosa voglio io e fare le cose con più cattiveria, in questo Patrik deve crescere. Il gol che ha fatto ieri da fuori area si può ripetere anche altre volte.
Se domani non vedessimo Dzeko, sarebbe una questione mentale?
Potrebbe essere tutto, ma ho avuto una grande fortuna. Ho sempre scelto in grande autonomia la formazione. E’ stata la mia forza e lo sarà sempre, sceglierò solo io se farlo scendere, non gli altri. Se dovesse giocare o no, decido io.