EDICOLA. Di Francesco a testa bassa…
L TEMPO (E. MENGHI) – Si è ripreso da dove si era lasciato: Monchi e Di Francesco insieme nello spogliatoio giallorosso a parlare alla squadra, con la speranza che questa volta la reazione ci sia e si torni sulla strada giusta.
Si riparte anche dalla consapevolezza di giocare gli ottavi di Champions, una possibilità guadagnata con fatica in un girone che nessuno ha dimenticato. Ma a differenza dello Shakhtar Donetsk, che è in Turchia fino al 24 gennaio a (ri)fare la preparazione, la Roma non ha avuto e non avrà il tempo di fare un richiamo atletico. Colpa della pausa posticipata e accorciata: nella sosta natalizia di solito si torna a lavoro il 28-29 dicembre e l’appuntamento col campo è dopo la Befana, quest’anno con la nuova formula stile Premier League viene penalizzato l’aspetto fisico. In una settimana Di Francesco non può aumentare i carichi perché non c’è abbastanza tempo per lo scarico necessario (soprattutto con i sudamericani rientrati solo ieri mattina e subito alle prese con una doppia seduta) e si arriverebbe alla sfida con l’Inter con le gambe ingessate, oltre ad aumentare il rischio infortuni.
Per provare a limitare un problema comune in Serie A, gli allenatori hanno dato i compiti a casa ai giocatori. Eusebio fa il «bis» di allenamenti anche oggi, in più potrebbe avere De Rossi, pronto a tornare in gruppo. Defrel non ancora, l’obiettivo è la convocazione, ma al massimo andrà in panchina a San Siro