ROMA-SASSUOLO SOTTOPASSAGGIO. Meritava un botto in più il Capodanno Romanista…
di Paolo MARCACCI – Un filo di pessimismo nella ragione, molto ottimismo della volontà, prendendo in prestito famose massime e parafrasando le parole di Daniele De Rossi ed Eusebio Di Francesco. Aggiungeremmo un pizzico di circospezione, quella che bisogna avere sempre nell’affrontare gli impegni sotto le feste natalizie; anche se non c’è interruzione dell’attività; anche se si affrontano Falcinelli e Peluso, tanto per dire.
La Roma ha fame di campo, di ritorno alla vittoria, di punti per suffragare l’autostima. Il Sassuolo di Iachini ha fame e basta, il che giustifica i risultati positivi delle ultime settimane. Anche senno tattico e rapidità offensiva, aggiungiamo e non è un caso che i primi guanti a scaldarsi siano quelli di Alisson.
Tridente da Tiffany, visto l’elevatissimo tasso tecnico della “Schi-Dze-Pe”, che si avvale dell’apporto di Kolarov da sinistra.
Sensazioni: chi svaria di più, con e senza palla, è Perotti; chi si decentra, magari per favorire Schick, è Dzeko, che al minuto 31 – decentrato rispetto a Schick, per l’appunto – esibisce una spondina deliziosa per il sinistro di Pellegrini, che gira chirurgicamente verso l’angolino alla destra di Consigli.
Nel frattempo, Nainggolan è cannibalesco nel recupero palla e di questo si giova Fazio che può avanzare di qualche metro per impostare.
Ritmi buoni e Sassuolo vivo, come dimostra l’occasione per Ragusa al minuto 38, che Alisson abbraccia come un cesto natalizio. Alto anche un colpo di testa a girare di Missiroli, al minuto 40.
Ogni tanto c’è una piccola landa desolata, una terra di nessuno tra Dzeko e Schick, ma è solo un meccanismo da oliare. Altro discorso è la sensazione che il ceco avverta ancora il peso dell’errore di Torino.
Alto un sinistro di Kolarov al minuto 44, dopo una percussione di Dzeko lungo l’out sinistro. Niente recupero, decreta Orsato, si va al riposo con la Roma in vantaggio e col boato di qualche petardo degno dei test atomici nordcoreani.
Saluta oggi la Serie A Paolo Cannavaro, già quasi al check – in per il solo levante; salutano lui i sostenitori del Sassuolo radunati nel settore ospiti.
Secondo tempo da interpretare al meglio, non solo per il risultato ma anche a beneficio della soglia di autostima romanista, collettiva e dei singoli, Schick su tutti, ammesso che resti in campo.
Ci resta, almeno per l’inizio della ripresa; si ferma invece Manolas, più che positivo nei primi 45′, per far posto a Juan Jesus.
Minuto 49: El Shaarawy per Schick, comunque applaudito, segno di maturità da parte del pubblico. Work in progress per il giocatore.
Iniziativa di Nainggolan al minuto 56, per vie centrali, Consigli deve metterci una pezza. Sassuolo sempre vivo, però, a ogni mezza distrazione romanista. Giallo per Dzeko al minuto 58, per azione fallosa; subito dopo Matri rileva Ragusa, tra i neroverdi.
Ritmi più bassi, allo scoccare dell’ora di gioco, a beneficio delle qualità del palleggio romanista. Palloncino morbido di Florenzi per El Shaarawy il cui ingresso in area da destra viene penalizzato da una perdita d’equilibrio. Minuto 65, occasionissima che scaturisce da un’incursione di Kolarov a sinistra: conclusione di El Shaarawy, respinta di Consigli con un piede.
Minuto 70: Dzeko scaraventa il raddoppio con un sinistro mirabile sotto la traversa. Invece no: fuorigioco appena percettibile, decreta il VAR.
Giocata mirabile, però, che se non resta negli almanacchi si imprime lo stesso negli occhi di chi assiste. Mazzitelli per Duncan, che ha scaricato il contapassi, la scelta di Iachini. Minuto 78: crossa Peluso, stacca Missiroli, assiste Juan Jesus: 1-1, con Alisson leggermente sorpreso.
Ünder per Pellegrini, allora: ricerca dello spunto, della mezza giocata, anche mezza, che possa creare l’occasione decisiva. 4-2-3-1.
Minuto 84: annullato il 2-1 di Florenzi (scavetto su sontuoso suggerimento di Dzeko) dal VAR, presumibilmente per il blocco di Ünder su Missiroli.
Risultato più bugiardo di Pinocchio, per questo la Roma deve continuare a crederci. Espulso Iachini, nel frattempo.
4′ di recupero. Ammonito Magnanelli dopo un battibecco con De Rossi. Conclusione di sinistro di Florenzi sul fondo. Giallo per Mazzitelli che trattiene Perotti.
Finisce così, maledettamente.
Speriamo che il VAR sia sempre così solerte; al di là di questo, meritava un botto in più il Capodanno romanista.