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ROMA-SASSUOLO. Di Francesco “Per ripartire c’è bisogno soltanto di una vittoria”

Eusebio Di Francesco ha parlato oggi in conferenza stampa, alla vigilia del match contro il Sassuolo di Iachini, fondamentale per i giallorossi per recuperare sulla testa del campionato. Come sempre, il mister ha parlato di tanti argomenti, tra cui la sconfitta con la Juve e la situazione fisico/mentale dei giallorossi.

Queste le sue parole:

Che bilancio si può fare di questa prima parte della sua gestione?
Mancano 2partite, quella che non abbiamo giocato influisce tantissimo per la classifica. Non vediamo l’ora di metterci alla pari per dare un giudizio. Abbiamo fatto ottime cose, siamo cresciuti tanto, ci manca qualcosina per diventare competitiva sotto tutti i punti di vista. La squadra deve lavorare ancora meglio per potersi esprimere con maggiore continuità.

Che emozioni ha per la gara col Sassuolo sua ex squadra? Che pensa di Iachini?
Non ho mai fatto lettere o elicotteri per ringraziare il Sassuolo. Ho ancora l’emozione addosso, ho conosciuto gente straordinaria. E’ stato un amore veramente grande, è stato un percorso bellissimo. Ogni volta che vedo certe persone e leggo certe interviste mi emoziono ancora per il mio trascorso. Mi ricordo ancora i gol per arrivare in Serie A, vincere la Serie B è stato emozionante. Ringrazio tutti, partendo dalle persone più piccole come i magazzinieri ai dirigenti. Per quanto riguarda Iachini sta valorizzando il lavoro fisico fatto da Bucchi, ora lui ha dato solidità alla squadra. E’ un martello, lo conosco bene Beppe. Ha fatto dei risultati veramente importanti.

Le dichiarazioni del Mister giallorosso alla vigilia di Roma-Sassuolo

La conferenza stampa di Eusebio Di Francesco in vista della sfida al U.S. Sassuolo

Pubblicato da AS Roma su Venerdì 29 dicembre 2017

Pellegrini e Defrel sono due ex. Che tipo di impatto stanno avendo nella Roma?
Lorenzo Pellegrini è un 1996, sta giocando tanto, qualcuno pensa che debba giocare sempre. E’ un giocatore di grandissima prospettiva, sia per la Roma ma anche per la Nazionale. Sono contento di lui, sono tre anni che lo alleno, è in continua crescita, ha maggiore personalità di quello che esprime in campo. Defrel è stato veramente sfortunato, lui individualmente. Non è riuscito a fare gol ed è un peccato. Ha ripreso una botta dove si era fatto male a Genoa e sta cercando di smaltire questo problema. Speravamo di poterlo avere per questa partita ma non sarà nemmeno convocato.

Si sta parlando molto dell’attacco. Che risposta stanno dando gli attaccanti per la concretezza sotto porta?
Parlare oggi sarebbe solo un fare chiacchiere. Dobbiamo portare in campo concretezza, dobbiamo risolvere il problema di fare gol, non creare gol. Basta vederecon la Juve. Anche con il Torino abbiamo creato occasioni, il risultato cambia i giudizi, noi dobbiamo rispondere sul campo, già dalla partita col Sassuolo. Dobbiamo essere più concreti. Mi auguro di creare meno occasioni ma di fare gol, come ci è riuscito in passato.

Si è parlato tanto dei gol di Dzeko e Schick, ma nella tua testa si farà sempre 4-3-3 per inserire Schick?
Quando si parla di numeri bisogna avere delle conoscenze. Quando si parla di 4-2-3-1, le caratteristiche le fanno i giocatori. Solitamente li metto 4-2-4, anche se ho fatto il 4-2-3-1. Questa scelta anche perche creiamo tanto, abbiamo difficoltà nel concretizzare e quindi cerchi di mettere giocatori abituati a fare gol. Credo che abbiamo trovato dei meccanismi tali che non vanno buttati per aver perso due partite. Io posso utilizzare il 4-3-3 o il 4-2-4. Il 4-2-3-1 non è nella mia testa e non mi piace tantissimo. Questi sono i moduli che ho nella mia testa per i giocatori che ho a disposizione.

Anche domani quindi si parte col 4-3-3?
Potrei optare per le due cose. Non do vantaggi agli avversari, ma puoi modificare qualcosa anche in corsa. Tutto è il contrario di tutto, poi il risultato fa la differenza. Non vi dirò come gioco domani ma Schick giocherà dall’inizio sicuramente, ma gli altri dieci non ve li dirò.

Monchi a Torino ha ribadito che non si faranno acquisti a gennaio. E’ sulla stessa lunghezza d’onda?
Ti devo dare il titolo? Io sono in piena sintonia con il direttore, parlare di mercato in questo momento non mi interessa, devo portare a casa sei punti. Dobbiamo migliorare e mantenerci competitivi, di mercato ne parleremo più avanti. Dopo due partite o dopo una settimana si può cambiare pensiero, voi in questo siete maestri. Attualmente il mercato è veramente l’ultimo dei miei pensieri.

A Sassuolo dicono che è stato bravo a superare le avversità. Come si supera questo periodo difficile a Roma?
Io un periodo difficile l’ho avuto in partenza, poi magari può essere questo, ma abbiamo fatto qualcosa di straordinario in Champions, in campionato siamo competitivi e possiamo dar fastidio a quelle davanti. Per poter ripartire dobbiamo vincere, punto e basta, e il momento si supera con una vittoria. Come a Sassuolo, dobbiamo cercare di saper prendere le sconfitte nel modo giusto, dobbiamo somatizzarle. Non tutte le vittorie sono state come avrei voluto io, quindi ben vengano le vittorie sporche che ti da fiducia. Domani c’è un solo obiettivo, bisogna vincere col Sassuolo.

De Rossi ieri ha detto che si abusa il termite vincere. Secondo lei si abusa troppo di questa parola?
A livello motivazionale è una parola che mi piace moltissimo. Vincere lo scetticismo, fare risultati importanti, valorizzare giocatori importanti, portare giocatori in Nazionale. L’importante è usarla nel modo giusto, vincere attraverso un’idea, non a tutti i costi, ma attraverso una mentalità  Per vincere bisogna imparare un po dagli altri, avere la determinazione e la cattiveria agonistica che ha la Juve, noi non l’abbiamo avuta sempre.

Visto che arriva il Sassuolo, cosa ha voluto dire questo salto? e che voto si da in questi mesi?
Voti non me ne dò. Sono contento di quello che è cambiato, però è troppo sottile la linea tra il bene e il male. Per me la partita di domani è molto importante. L’esperienza qui è totalmente diversa da prima, mi sento veramente integrato, sono stimolatissimo, l’esperienza di Sassuolo credo sia stata basilare per arrivare qui. Mi piace quando sento dire da tanti “famiglia”, stiamo cercando di far diventare questo ambiente, Trigoria, una famiglia

Come ha reagito Schick alla fine di Juventus-Roma?
“Ho avuto un occhio di riguardo a dirvi che gioca solo lui…pesa un errore al 94′ contro la Juventus ma deve avere la forza di superarlo, in questo momento gli sono vicino perché un patrimonio della Roma ed è forte. Lui ancora non è campione, l’aspetto fondamentale su cui deve lavorare è psicologico. Non deve passare che non abbiamo pareggiato a Torino per colpa di Schick, la sconfitta passa attraverso una prestazione di squadra nella quale potevamo rimediare. Davanti ad una squadra forte, che ha ancora qualcosina in più di noi

E’ ancora convinto che Nainggolan possa fare 18 gol da mezzala?
Quanti pali abbiamo preso? Però non è sfortuna, Nainggolan lo scorso anno tirava da 25-30 metri e segnava, l’anno prima quanti gol aveva fatto? Anche Di Francesco un anno fece 7-8 gol, un fenomeno. Mi auguro faccia molti gol, mi auguro che i centrocampisti e in generale la squadra torni a segnare con regolarità. E’ riduttivo parlare solo di Nainggolan, ci sono annate particolari, con me dietro la punta non ci gioca, ci arriverà a giocarci mentre si sviluppa la manovra

Come mai la Roma ha così tanta fatica nel fare gol? Dipende da Dzeko?
L’Inter ha fatto 40 punti con i gol di Icardi no? E’ fondamentale che l’attaccante torni a segnare, per statistiche è uno dei calciatori che calcia di più in porta, deve tornare a segnare. Conosco solo un modo, continuare a stimolarli durante gli allenamenti per alcuni movimenti. Bisogna crederci ancora di più come ha fatto Benatia che si è trovato addosso 4 volte la palla, dobbiamo essere bravi a crederci un po’ di più in noi

Secondo lei la Roma non dovrebbe impegnarsi di più nel non cedere i propri gioielli alla Juventus?
E’ un discorso societario. Da quando ci sono io non credo che ci sono giocatori che sono passati alla Juventus. In certi meandri del mercato gli allenatori c’entrano davvero poco ma questo succede anche alla Juventus, ve lo assicuro

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