EDICOLA. Roma, record double face…
LEGGO (F. Balzani) – Più di Capello, come Garcia, decisamente diverso da Zeman. I numeri di questa prima Roma di Di Francesco tracciano un identikit difficilmente riconoscibile a inizio stagione. Con i 3 punti conquistati in extremis contro il Cagliari, Eusebio è arrivato a quota 38 dopo 16 giornate eguagliando così il record di Garcia della stagione 2013-2014 iniziata con 10 vittorie di fila. Solo in queste due occasioni la Roma ha fatto così tanti punti dall’estate a prima di Natale. Lo scorso anno si è fermata a 35. Trentasei invece ne aveva fatti sempre con Garcia nel 2014 e anche con Capello nel 2000, la stagione dello scudetto.
Che c’entra Zeman? Basta guardare i numeri della difesa per staccare definitivamente l’etichetta boema dalla schiena di Di Francesco. Appena dieci i gol subiti in sedici partite di campionato con Alisson che nove volte ha portato a casa il famoso clean sheet (la porta inviolata). Nessuno in serie A ha fatto meglio mentre in Europa solamente due club possono fare la voce grossa in questo campo con i giallorossi: Barcellona e Atletico Madrid con sette gol subiti da entrambe. «Siamo bravi ultimamente a concedere pochissimo agli avversari, come oggi neanche un tiro in porta», ha detto Di Francesco al termine di Roma-Cagliari. Quando a far alzare il bavero al tecnico è stato Fazio, e non solo per il gol al 95’. L’argentino – fresco di rinnovo – è diventato il leader della difesa nonostante le perplessità di inizio stagione in particolare sulla sua adattabilità in una difesa spesso alta fino alla linea della metà campo.
Oggi Fazio è il difensore centrale più utilizzato (1502’ contro i 1228’ di Manolas e i 1179’ di Juan Jesus) e quello che gioca più palloni. «Che grande emozione, continuiamo così. Questa è la strada giusta», ha scritto ieri l’argentino su Instagram. Fortezza d’Europa quindi. Ma quanto costa essere la fortezza d’Italia? Chiedetelo agli attaccanti. L’attenzione a tenere stretti i reparti per non favorire le ripartenze avversarie limita, infatti, la qualità “di strappo” che aveva la Roma di Spalletti. Così pochi gol (28 nelle prime 16 partite di campionato) non si registravano dai tempi di Luis Enrique quando i problemi della Roma riguardavano tutti i reparti. A mancare sono soprattutto le reti di Dzeko (e Schick).
I 28 gol messi a segno, infatti, sono da ripartire tra 11 giocatori. Solo Juventus e Udinese con 12 hanno fatto meglio in serie A. Mancano i gol di Salah, che ieri ha toccato quota 20 con la maglia del Liverpool facendo scattare il bonus da 1,5 milioni che si aggiungono ai 42 del cartellino.