EDICOLA. Eusebio ha voglia di stringersi un po’…
IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) – Ma sì, tuffiamoci. In fondo che cosa costa. Ormai se non sei social non sei nessuno. Anche Eusebio Di Francesco ha scelto di esserlo: via Twitter. Un profilo tutto suo, con un post d’esordio. Doveroso. Eccolo: «Vogliamo vincere e cantare insieme. Martedì avremo bisogno di tutto il vostro sostegno per continuare questo emozionante cammino in Champions! Vi voglio tutti allo stadio, Forza Roma!». E’ lui, non ci sono dubbi: @MisterDiFra. Un profilo per scacciare gli imitatori, i fake. Vero il profilo, genuino il messaggio alla vigilia della sfida con il Qarabag. Un appuntamento che potrà regalare a Eusebio gli ottavi di finale di Champions League. Per lui una grande soddisfazione, al primo tentativo, in un girone niente male, accompagnato da Chelsea e Atletico Madrid: 4 punti con i londinesi, 1 con gli spagnoli. Social o non social, Di Francesco ora deve crederci per forza, non può e non vuole lasciarsi scappare l’appuntamento con la sua storia, quella di un tecnico che parte dalla provincia e arriva ai piani alti dell’Europa, passando dalla piccola Europa col Sassuolo. Uno che appena smesso di giocare non sapeva cosa farne del suo futuro: indeciso tra ds, dt, allenatore, team manager. Ed eccolo lì, sulla panchina della sua Roma, accolto da scetticismo: quello sano e quello perfido e disturbato dalla malafede, dalla prevenzione. Ma lui, abruzzese testardo, è andato avanti, portando risultati e serenità. E finché cè questo, tutto a posto.
NOTTE DI SOGNI – E domani c’è una serata da brividi, la gente lo sa. La Roma è a un passo dalla qualificazione e davanti c’è un avversario che non ha più nulla da chiedere al girone e al futuro: per il Qarabag finirà la Champions e non potrà nemmeno cominciare l’Europa League. Non si accettano scherzi, insomma. Eusebio convoca i tifosi alla festa della Roma e usa termini che i tifosi stessi stanno usando in questo scorcio di stagione, proponendo anche un video della curva che canta e nel quale scorrono le immagini dei suoi calciatori che si abbracciano e che esultano per un gol, da Alisson a Florenzi, fino a De Rossi, che oggi sarà al suo fianco in conferenza pre-match. Voglio star con te, il vincere e parlar con te, forza, forza Roma alè, usa, Eusebio, il linguaggio della gente, perché della gente ora c’è bisogno.
NORMALITÀ – Non serve lo stadio pieno per rimontare, non c’è la partita del cuore domani. C’è una partita che la Roma sogna di poter giocare spesso anche in futuro. Di entrare nella normalità. Questo mister social non se l’aspettava nessuno, lui così schivo e semplice, che ha sempre preferito un libro a un post. Che è sempre stato fuori dal mischione. Però se twitta Tommasi, se twitta Lippi, se twitta Spalletti o Allegri, allora, perché farsi guardare dietro? Ok, si guardi avanti.