JESUS “Dopo l’Atalanta credo di aver dato una risposta a tutti ” [VIDEO]

Il difensore giallorosso Juan Jesus ha risposto alle domande dei tifosi giallorossi tramite i social ufficiali della AS Roma. Queste le sue risposte:

Perché ha cambiato numero di maglia dal 3 al 5?
Ho sempre giocato con il 5, anche quando era all’Inter, lo scorso anno c’era Paredes che mi chiese quel numero, così scelsi il 3. Ora però ho ripreso il 5 di Falcao, che è stato molto importante qui a Roma. Ora poi sembra porti bene

Dopo il Chelsea, vi sentite più forti in Europa?
Abbiamo iniziato benissimo la stagione, ora cerchiamo anche di finire questo 2017 bene e iniziare l’anno allo stesso modo. Noi stiamo cercando di fare del nostro meglio sia in Champions sia in campionato. In Serie A cerchiamo di fare bene come nella partita contro la Fiorentina che è stata difficile e abbiamo portato i 3 punti a casa. Dobbiamo fare sempre meglio: noi siamo la Roma, siamo una grande squadra e abbiamo dimostrato che possiamo battere chiunque.

Riguardo al Chelsea, come ragiona in campo quando è sotto di due gol?
Era difficile: si pensa a non prendere più gol. Ma siamo ripartiti subito e la mentalità vincente come quella e ci ha fatto pareggiare la partita. Pareggiare li è come una vittoria. Abbiamo dimostrato il nostro valore, non hanno creato quasi niente.

Quale mestiere avrebbe voluto fare se non avesse fatto il calciatore?
Non ci ho mai pensato. Mio fratello giocava a calcio e non ho pensato ad altri mestieri. Lui ha lasciato. Sono cresciuto sempre con il pallone.

Il tuo migliore amico è Alisson?
Con lui ci conosciamo da quando abbiamo 14 anni. Siamo cresciuti nella stessa squadra. È il mio migliore amico, anche le nostre mogli si conoscono bene e i nostri figli hanno qualche mese di differenza. Mi trovo bene con tutti i compagni, non ho mai avuto un gruppo così bello, dove tutti si aiutano.

Gerson?
Sì è andato alla grande, noi gli avevamo detto che avrebbe segnato.

Il compagno più divertente?
De Rossi scherza sempre nello spogliatoio, così come Florenzi, Nainggolan e Bruno Peres.

Il rapporto con Kolarov?
Lui è serio ma ha un grande carattere ed è un grande professionista. In campo aiuta tanto perché ha grandi qualità, è uno che spinge e che difende e riesce a farci vincere le partite. Si arrabbia tanto quando si sbaglia ma è giusto così.

Quale è l’aspetto più positivo del lavoro con Di Francesco?
Siamo più corti e possiamo arrivare da tutte le parti. Credo che questa differenza si veda. Non è che facciamo sempre il fuorigioco ma i centrocampisti aiutano gli attaccanti.

Che rapporto hai con El Shaarawy?
Lo conosco perche abbiamo giocato spesso contro. Ho un buon rapporto: è uno tranquillo, parla poco ma è fantastico. Sono tutti bravi ragazzi.

Il momento più bello che ha vissuto da quando sei a Roma?
Credo che dopo la partita contro l’Atalanta credo di aver dato una risposta tutti e del perché sono alla Roma. Ho dimostrato di valere e adesso tutti mi rispettano di più. Ho cominciato questa stagione come ho finito quella passata. Questo mi dà ancora più fiducia e posso dare sempre di più alla Roma.

Cosa ti piace di Roma?
Il cibo. Scherzo, anche i monumenti. Ho visto spesso Roma da turista quando vivevo a Milano. Ora li vedo più dal finestrino della macchina.

Quanto ti piace utilizzare i social?
È importante nel mondo di oggi, devi avere una buona immagine anche per difendersi. Nel 2017 la tecnologia va a mille, oggi il mondo è così. Prima nessuno aveva il telefono, ora fai un video e sei online. Non va usato troppo, ma se sei preciso va bene. Ora lo uso un po’ meno perché col bambino gioco sempre con lui.

 

Sei bravo a cucinare?
So fare i dolci.

Il tuo piatto preferito?
I ravioli di un ristorante particolare a Roma. E’ speciale perché lo fanno in un modo strano, sembra semplice ma non lo è.

Dolce o salato?
Mangio tutto, non cambia niente.

I suoi 3 film preferiti?
Avengers 2, Iron Man e Batman vs Superman. Ho una collezione di supereroi: mi piacciono.

3 videogiochi preferiti?
Fifa, Rainbow e Gran Turismo.

Quali emozioni provi quando entri in campo?
La prima di Champions contro l’Atletico è stata molto emozionante. Ho realizzato un sogno che avevo da bambino, è stata una serata indimenticabile. In ogni partita però bisogna essere concentrati ed e eseguire gli ordini come quando un soldato va in guerra.

 

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