RASSEGNA STAMPACOPPE EUROPEE

EDICOLA: Quattro cose dalla grande vittoria della Roma sul Chelsea

ULTIMOUOMO.COM (D. Saltari) – La Roma, ieri, seppur con inevitabili imperfezioni, ha battuto una delle squadre più forti della Premier League da tutti i punti di vista: tattico, tecnico, mentale, agonistico. La Roma ha fatto sua la partita dall’inizio ed esce dal campo con la sicurezza di avere una rosa competitiva anche ad alto livello ma anche alcune certezze sul piano tattico. Il portale sportivo ne ha scelte 4:

1. L’importanza di Perotti – (…) Ieri la Roma ha dimostrato di poter essere pericolosa ed efficace, soprattutto grazie alla presenza in campo di Diego Perotti. Un giocatore dalle caratteristiche tecniche uniche, che spesso fanno dimenticare la sua importanza tattica, fondamentale all’interno di una squadra come questa. L’unico giocatore che in fase di possesso era quasi totalmente libero da compiti tattici precisi era proprio Perotti, che si muoveva a piacimento in orizzontale, sulla trequarti, ma anche in verticale, abbassandosi fino alla mediana per facilitare il primo possesso.

2. Il pressing aggressivo e linea di difesa alta – Forse l’aspetto che ha funzionato meglio ieri nella squadra di Di Francesco è stato ancora una volta il gioco senza palla e il pressing, che l’allenatore abruzzese può già appuntarsi come fiore all’occhiello della sua gestione. La Roma ha iniziato come sempre con un pressing molto alto e aggressivo (…). Contemporaneamente, la linea difensiva di Di Francesco saliva velocemente fino al centrocampo, comprimendo gli spazi tra le linee e costringendo i difensori del Chelsea ad affidarsi a giocate forzate, per uomini pressati alle spalle, oppure a giocare lungo cercando la profondità, oppure a tornare da Courtois.

3. L’attenzione alle mezze posizioni e alle marcature preventive – Anche in fase di difesa posizionale, però, la Roma ha fatto una partita di altissimo livello, con una cura maniacale delle marcature, miste a zona e a uomo, che cambiavano a seconda del movimento del pallone con scalate precise e attente. Quando il Chelsea superava il primo pressing, la squadra di Di Francesco si posizionava con un 4-5-1 molto compatto e stretto davanti alla propria area di rigore. In un sistema di questo tipo, ogni giocatore prendeva potenzialmente in consegna due avversari, scegliendone uno a seconda del movimento della palla.

4. La capacità di gestire il risultato – Di Francesco ieri è stato anche bravo a interpretare i momenti della partita, cambiando la sua squadra a seconda di quest’ultimi. Già all’inizio del secondo tempo, con il risultato sul 2-0, la Roma ha iniziato ad abbassare il proprio baricentro, abbandonando il pressing alto e adottando una difesa posizionale più convenzionale. La Roma, inoltre, ha dimostrato una sicurezza stupefacente nella gestione del possesso basso. Di Francesco ha chiuso definitivamente le porte di accesso all’area al 75esimo, quando è passato ad un ancora più prudente 5-4-1, con l’entrata di Manolas e Gerson al posto di Florenzi ed El Shaarawy. Il Chelsea, da quel momento in poi, non ha di fatto più rappresentato un pericolo.

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