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RIVISTA LA ROMA. EDITORIALE “L’equilibrio tra sogno e sostanza”

La Roma c’è: Ipse dixit, Eusebio Di Francesco, dopo la vittoria di Milano. Parole di certo ponderate a cui sono seguite prestazioni convincenti, passi importanti nel percorso intrapreso dalla nuova direzione tecnica. In Europa l’ottobrata romanista ha regalato emozioni e sostanza.

Mentre la prestazione allo Stamford Bridge alimenta l’entusiasmo di tutti i tifosi, la vittoria in Azerbaigian deve segnare l’inizio della nostra riscossa internazionale. Sogno e realtà, due elementi che non sono in antitesi tra loro ma necessitano di un equilibrio, lo stesso richiesto dal mister dopo la vittoria a Torino. Una vittoria, quella in casa dei granata, nella quale i nostri hanno mostrato maturità e una compattezza notevole, caratteristiche che denotano la mano dell’allenatore e l’inadeguatezza di tanti commentatori, annichiliti dalla tenuta difensiva della sua Roma.

Una squadra capace di far segnare uno zero nella casella dei gol subiti in trasferta e di raggiungere, a quota undici, il record di vittorie consecutive in trasferta dell’Inter di Mancini. Numeri da “grande” ma che devono rappresentare un punto di partenza, non di arrivo. La strada è ancora lunga e bisogna crescere sotto tanti aspetti, ma i segnali che la direzione intrapresa sia quella giusta sono più d’uno.

Alcuni dei rinforzi estivi, primo tra tutti il personaggio del mese Kolarov, hanno già fatto vedere di essere elementi di valore e funzionali al progetto. Karsdorp e Schick sono ormai pronti a dare il loro contributo, apportando un ulteriore elemento di crescita per il prosieguo della stagione. Sconfitto lo scetticismo che circondava tecnico e squadra ora bisognerà combattere contro gli eccessi di entusiasmo, onesti e strumentali, e le pressioni che inevitabilmente ne conseguiranno. Alla società il compito di tutelare il gruppo per evitare, come più volte successo nel recente passato, che si disperdano energie e concentrazione, mettendo tutte le componenti nelle migliori condizioni per crescere ed esprimersi al meglio.

La Roma c’è, questo hanno detto le prime dodici uscite stagionali. Quale sia il valore specifico di questa squadra è invece una misura che deve essere costruita giorno dopo giorno, partita dopo partita.

Buona lettura e appuntamento al prossimo mese!

 

 

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