RIVISTA LA ROMA – Dalla galleria dei ricordi ripeschiamo un esordio rimasto nella memoria di tutti i tifosi: Roma – Goteborg

ROMA-GÖTEBORG Ed è già storia…

di Paolo MARCACCI – Non occorre nessuno sforzo di memoria per ricordare ciò che è indelebile; basta chiudere gli occhi e si rivivono istanti che ormai hanno il crisma dell’eternità. Di un’eternità tifosa e per sempre bambina, come le gioie che non passano, le soddisfazioni che ci hanno riempito di un orgoglio che ha il profumo dei calici più pregiati: il tempo non può che migliorarli. Ma migliorare serate come quella del 14 settembre 1983 per un romanista è impresa quasi impossibile, perché andava in scena – e nell’euforia del momento si riusciva comunque ad averne coscienza – qualcosa che mentre accadeva era già storia, pur passando per una sontuosa cronaca, dove la perfezione scorreva sull’erba e i tamburi scandivano i ritmi di un’epica festosa, di un’estetica dettata dagli dei, che dettavano anche il passaggio e intingevano i tacchetti nell’inchiostro della calcistica poesia.

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