CAMPIONATO

Di Francesco: “Per essere una grande squadra dobbiamo migliorare, ma siamo sulla strada giusta…”

“Quello che mi interessa è che la vittoria di oggi è fondamentale perché ci dà maggiore consapevolezza. Ho visto tanta manovra da parte della squadra, delle ottime giocate ma peccato per il gol preso, perché a livello psicologico è importante per la difesa, però sono soddisfatto per la crescita della squadra…”. Eusebio Di Francesco tira diritto, non si concede pause nemmeno nel post-partita. Quando è soddisfatto glielo si legge in faccia, prima che apra bocca…

La squadra ha appreso i suoi meccanismi?
Presto parlarne, nel calcio si cambia idea dopo ogni partita. Devo dare continuità al nostro lavoro, ora c’è maggiore consapevolezza e predisposizione al sacrificio, il concetto principale della squadra è il collettivo e si deve lavorare nelle due fasi in una certa maniera.

Il gol subito, poca pressione sull’avversario. Può essere un difetto da correggere?
Sicuramente, a volte Manolas deve sentire più l’uomo quando non c’è la profondità, non si devono schiacciare tutti dietro la porta. Ma è qualcosa che sappiamo e che dobbiamo migliorare. Peccato aver preso gol su una palla in profondità, si parla tanto della mia difesa alta e non avevamo concesso nulla fino al 90′, era una palla facilmente leggibile.

Nainggolan e la sua posizione quasi da trequartista, una cosa che faceva anche l’anno scorso. Un qualcosa di naturale o lo ha chiesto lei?
Non voglio dare vantaggi agli altri ma sicuramente lui ha qualità nell’inserirsi tra le linee. Gli chiedo di alternarsi con Strootman, lui si muove meglio tra le linee.

Cosa è cambiato in Dzeko?
Quello che gli ho detto in privato resta tra me e lui. I gol li ha sempre fatti, gli avevo chiesto un atteggiamento differente e lo sta facendo. Sta crescendo in condizione e convinzione.

Quanto ti senti comodo in queste pressioni?
C’è sempre scetticismo, non capisco da dove derivi. E’ fondamentale capire cosa chiede un allenatore. Io sono serenissimo, ho affrontato le difficoltà con serenità.

El Shaarawy?
E’ uno dei titolari, Stephan non si è allenato per tanto tempo e sta ritrovando condizione. E’ uno tra i più bravi ad attaccare la profondità. Nel mio modo di giocare è l’attaccante ideale.

69 tiri nelle ultime tre partite… livelli ottimali?
Non mi accontento mai, mi sarei aspettato qualche gol in più per quello che abbiamo creato. Oggi ho visto crescita di tutti nella qualità della manovra, peccato solo per il gol nel finale e per non aver concretizzato tutta la mole di gioco che abbiamo fatto.

La prova di Perotti…
Ottima, grande disponibilità, ha fatto a destra quello che fa sempre a sinistra. Tende anche a destra a venire tra le linee e questo non mi dispiace. È un ragazzo che ha grande disponibilità, grande sacrificio e grande forma fisica anche.

La cosa più interessante è stato il ritmo…
Condivido pienamente. L’analisi spesso avviene su transizione, quando si ruba palla vicino alla èorta avversaria. Abbiamo lavorato su questo, faticando anche per problemi di condizione. Adesso c’è maggiore consapevolezza e ci si crede maggiormente. Questi risultati aiutano i ragazzi a far capire che a me piace una squadra che corre in avanti, che lavora sulla palla e non sull’uomo e questo fa la differenza per creare tutte queste situazioni.

Crede che Florenzi possa diventare terzino della nazionale?
Ha grandi mezzi, la qualità migliore è la gestione della palla e la capacità di saper leggere se è a 80 metri dalla porta avversaria o vicino alla sua, a differenza degli altri sa agire e sa leggere le situazioni in fase offensiva in maniera differente. Dove deve lavorare, glielo dicevo anche a fine partita, è nell’uno contro uno difensivo, dove a volte tende a portarsi l’uomo un pochino più dentro l’area e non affrontarlo, su questo si può lavorare. E’ un giocatore che ricordiamo avere una condizione fisica intorno al 60-65%, acquisendo maggiore condizione riuscirebbe anche ad accorciare maggiormente gli avversari quando attaccano.

Se dovesse trovare un neo sono le palle gol concesse?
In difesa bisogna lavorare di più… Se tiriamo 30 volte si possono concedere 4-5 tiri, quando accorci ed aggredisci si possono sbagliare i tempi di pressione, ci può stare. Ma se crei così tanto, hai la capacità di giocare in avanti, verticalizzare… La fase difensiva è migliorata ancora di più rispetto a quella offensiva perché la squadra lavora più insieme, come collettivo, rimane spesso corta e aggressiva in avanti quando deve.

La Roma ha spazzato via i dubbi. Cosa non è impossibile per Di Francesco? Dove può arrivare la Roma?
Continuando a vincere e a spazzare i dubbi. Con gli atteggiamenti giusti, per essere una grande squadra dobbiamo migliorare, ma siamo sulla strada giusta. La grande squadra il gol nel finale non lo prende, il mio pensiero non era fare il quarto gol ma non prenderlo. Dobbiamo avere la testa per 95′, su questo non transigo.

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