SETTORE GIOVANILE: Il coraggio di sognare
di Valentina VERCILLO. C’è un’immagine che da qualche giorno a questa parte racconta che cos’è il settore giovanile della Roma. Un’immagine che dal 28 maggio è negli occhi di tutti, quegli occhi sicuramente velati di lacrime per l’addio al calcio (giocato) di Francesco Totti. Si tratta di un abbraccio, quello tra il capitano della Roma e Mattia Almaviva, undici anni, che ha ricevuto la più bella di tutte le eredità: quella fascia che Totti ha portato con onore tantissimi anni. Mattia è stato scelto perché è il capitano dei Pulcini 2006, il più piccolo con la fascia del settore giovanile. Un predestinato, raccontano da Trigoria: tra l’altro, Mattia Almaviva di professione fa il trequartista. Nei Pulcini di Pietro Donadio pare abbia già rubato l’occhio a tanti. Biondo e con gli occhi celesti, un po’ assomiglia anche fisicamente a Totti che, proprio a 11 anni, iniziò la sua lunga carriera nella Roma, dopo aver mosso i primi passi calcistici nella Fortitudo.
Di fronte al presidente Pallotta, Baldissoni e il presidente del CONI Malagò, solo pochi mesi fa Mattia fece numeri d’alto livello, col 10 sulle spalle. Una di quelle prove per cui chiedi il nome e lo segni sul taccuino, in vista del futuro. Il bambino più felice di Roma. E probabilmente anche il più invidiato. Perché è il simbolo della fede per la Roma che continua a vivere. Del sogno di diventare un giorno il più forte di tutti con quella maglia addosso.